I Socialisti e Democratici sono sconvolti dalle notizie secondo cui i funzionari del governo PiS avrebbero rilasciato migliaia di visti a cittadini di paesi terzi in cambio di tangenti. Lo scandalo mina sia lo stato di diritto che la libera circolazione all’interno dell’Unione europea, uno dei risultati più tangibili dell’integrazione europea.

Oggi, nel dibattito in plenaria, i S&D hanno chiesto alla Commissione europea di indagare a fondo sull’entità della corruzione nello scandalo del denaro in cambio di visti in Polonia e di adottare le misure appropriate per rispondere a qualsiasi violazione del diritto dell’UE.

Juan Fernando López Aguilar, presidente della commissione LIBE e relatore per lo Stato di diritto, ha dichiarato: 

“Schengen è il fiore all’occhiello dell’esperienza europea, uno dei beni più concreti e più apprezzati dell’integrazione europea. Dobbiamo difenderlo. Dobbiamo proteggere la sua integrità e la sua governance, perché una volta entrati nell’area Schengen, si è liberi di muoversi ovunque. Ciò significa che ogni Stato membro deve attenersi al diritto dell’UE.”

“Le notizie sulla vendita di visti da parte di funzionari polacchi ad un livello senza precedenti sono spaventose. La Commissione deve svolgere il suo ruolo di custode dei trattati dell’UE e andare a fondo di questo scandalo indagando dettagliatamente sulla sua portata.”

Robert Biedroń, eurodeputato S&D, presidente della delegazione polacca e co-leader di Lewica, ha dichiarato:  

“L’ipocrisia e il cinismo del governo polacco del PiS hanno raggiunto il loro apice. Da un lato, il governo PiS prende di mira gli immigrati con discorsi di odio, dall’altro vende visti su larga scala.”

“Dobbiamo farci sentire e dire le cose chiaramente: il PiS ha creato uno stato mafioso dei visti, violando le basi di Schengen e minando la sicurezza della Polonia e dell’Unione europea. Dobbiamo evitare a tutti i costi che i polacchi paghino il prezzo dell’incompetenza del governo del PiS quando si tratta di adesione a Schengen. La libera circolazione è una priorità per il popolo polacco e dobbiamo proteggere questo grande risultato dell’integrazione europea.”

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