I Socialisti e Democratici salutano l’accordo su un’aliquota fiscale minima effettiva del 15% per le società, nell’ambito del Quadro inclusivo sul BEPS* dell’OCSE/G20.

I Socialisti e Democratici si sono battuti per anni nel Parlamento europeo per la giustizia fiscale e un’aliquota fiscale minima effettiva. Sotto la guida del Gruppo S&D, l’Europarlamento ha sostenuto per la prima volta la richiesta contenuta in una nostra relazione adottata nel marzo di quest’anno, per un’aliquota fiscale minima effettiva per le società. Ora S&D proseguirà la propria campagna per un’aliquota fiscale più alta e un’imposta sul digitale, come prossimi tasselli del disegno per una vera giustizia fiscale per i cittadini Ue.

Aurore Lalucq, eurodeputata S&D e portavoce in materia fiscale, ha dichiarato:

“L’accordo su un’aliquota fiscale minima per le società è di portata storica e può fare davvero la differenza per rendere più equilibrato il nostro sistema fiscale.

“Oggi gli stati possono competere aggressivamente fra loro, per offrire aliquote sempre più al ribasso alle grandi multinazionali alla ricerca di regimi fiscali più convenienti, mentre le piccole e medie imprese sono ingiustamente tassate ad aliquote più alte. Questa pratica di scaricare le responsabilità sempre sulle spalle di altri, costa all’Unione europea 160-190 miliardi di euro ogni anno: soldi di cui abbiamo bisogno per finanziare una ripresa rapida e la transizione sociale ed ecologica.

“L’aliquota minima effettiva a livello globale aiuterà gli stati a implementare una tassazione più equilibrata senza timore di essere scavalcati da altri.

“L’intesa di oggi è un ottimo punto di partenza. Ora la lotta continua, per un’aliquota persino più ambiziosa del 21%”.

Jonás Fernández, eurodeputato S&D e portavoce per gli affari economici e monetari, ha dichiarato:

“Nella riunione prevista per la settimana prossima, chiediamo ai ministri delle finanze Ue di sostenere l’accordo OCSE e prevedere nuove regole a livello europeo. Come passo successivo, ci attendiamo che i ministri delle finanze Ue partecipanti al vertice G20 diano il loro appoggio a questo storico accordo. Un’aliquota fiscale minima del 15% dovrebbe portare 48 miliardi di nuovo gettito fiscale, ma a noi non interessano solo i soldi, perché un’aliquota minima effettiva significa anche riprendere il controllo di un’economia globalizzata in cui le multinazionali, coperte dai paradisi fiscali, aggirano le norme a spese dei cittadini e delle nostre società. È una questione di protezione e di fiducia nelle nostre democrazie, di rispetto per il lavoro delle persone, dei lavoratori e di tutti coloro che pagano le imposte.

“La nostra lotta per la giustizia fiscale non si conclude qui. Continueremo a fare pressioni per un’aliquota fiscale più ambiziosa e un’imposta sul digitale per garantire che i colossi del settore digitale e tecnologico come Amazon e Apple, paghino la loro giusta quota di tasse”.

Note:

*BEPS è l’acronimo inglese che sta per base erosion and profit shifting, vale a dire “erosione dell’imponibile fiscale e trasferimento dei profitti”, e si riferisce alle strategie utilizzate dalle multinazionali per sfruttare le scappatoie legali e fiscali presenti nelle norme nazionali ed evitare di pagare le tasse. Centotrenta Paesi e giurisdizioni nel Quadro inclusivo OCSE/G20, stanno cooperando per migliorare le regole fiscali.

Visita il nostro sito sulla giustizia fiscale per vedere e capire la nostra campagna incessante per riparare un sistema fiscale guasto.

 

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