Oggi il Parlamento europeo ha dato il via libera al miglioramento della nuova direttiva sul credito al consumo*, con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei consumatori e aiutarli a fare una scelta informata quando sottoscrivono un contratto di credito.

I crediti possono sicuramente avere un ruolo positivo nella vita delle persone e delle famiglie, ma devono essere adeguatamente regolamentati per garantire che siano erogati nell’interesse dei consumatori, soprattutto di quelli più vulnerabili.

Grazie ai S&D, l’ambito di applicazione della proposta è stato preservato e non sarà più possibile per i creditori utilizzare dati sensibili o dati raccolti dai social network nell’ambito degli obblighi di valutazione del merito creditizio. Il nostro gruppo è riuscito anche a vietare la pubblicità del credito rivolta ai consumatori troppo indebitati.

Maria Manuel Leitão Marques, europarlamentare S&D e relatrice ombra della direttiva sul credito al consumo, ha dichiarato:

“Con questa normativa vogliamo assicurarci che si tenga conto dei recenti sviluppi del mercato del credito, tra cui la digitalizzazione, i nuovi attori come i servizi di crowdfunding o i nuovi prodotti come la formula «Acquista ora, paga dopo». La proposta coprirà ora i crediti inferiori a 200 euro e fino a 100.000 euro e riguarderà tutti i soggetti che offrono crediti, comprese le nuove forme di cosiddetto «credito senza interessi».

“Come Socialisti e Democratici, il nostro obiettivo principale è proteggere i consumatori, soprattutto quelli più vulnerabili, riducendo al massimo il rischio di sovraindebitamento. A volte questo accade a causa dell’accumulo di diversi piccoli crediti, che diventano un onere rilevante. Nonostante la forte insistenza del PPE, siamo riusciti a inserire la modalità di acquisto «Acquista ora, paga dopo» e i crediti di piccolo valore all’interno del campo di applicazione e a renderli soggetti agli obblighi previsti dalla direttiva. I crediti «Acquista ora, paga dopo» sono pericolosi per i consumatori a causa delle pesanti commissioni di mora e della mancanza di una valutazione del merito creditizio.”

“Siamo orgogliosi di aver incluso nella legislazione il divieto di alcune pratiche pubblicitarie. Ciò include le pubblicità che incitano i consumatori sovraindebitati a chiedere credito, che suggeriscono che i contratti di credito in essere abbiano un’influenza minima o nulla sulla valutazione di una richiesta di credito e pubblicità che sostengono falsamente che il credito può aumentare il tenore di vita di un consumatore.”

“È fondamentale tutelare i consumatori, non solo al momento della stipula del contratto di credito, ma anche per tutta la durata del credito. Per questo motivo il Gruppo S&D ha assicurato che gli obblighi di valutazione del merito creditizio tengano conto della natura, della durata e del valore del credito, nonché dell’obbligo di rivalutare il merito creditizio del consumatore prima di qualsiasi aumento dell’importo del credito. Abbiamo anche chiarito che i dati sensibili o quelli raccolti dai social network non possono essere elaborati durante la valutazione.”

*La nuova direttiva sul credito al consumo rivede la direttiva esistente dal 2008.

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