A quasi un anno da quando il Parlamento europeo approvò a larga maggioranza nuove ambiziose regole che imponessero alle imprese di valutare e mitigare il proprio impatto sui diritti umani e l’ambiente, la Commissione europea ha finalmente pubblicato la bozza della legge europea sulla Dovuta diligenza per la sostenibilità delle imprese, anche nota come due diligence.

Nel marzo 2021, l’eurodeputata S&D Lara Wolters spinse il Parlamento a lanciare un messaggio forte alla Commissione con il quale si poneva l’accento sulla necessità di sostituire la volontarietà in materia di due diligence con norme europee vincolanti da applicare lungo tutta la filiera delle imprese che vendono i propri prodotti nel mercato interno. Il Gruppo S&D da anni lavora a delle norme Ue che obblighino le imprese a individuare e valutare i rischi della propria attività economica per i diritti umani, l’ambiente e la buona gestione, e a mitigare, modificare o cessare qualsiasi attività possa provocare danni in questo senso.

Il Gruppo S&D ha condotto una campagna per le vittime affinché possano avere ragione delle imprese che non riescano ad adeguarsi alle norme di due diligence o abbiano procurato loro un danno. Il fatto di adottare comportamenti di due diligence non dovrebbe e non può di per sé sollevare le imprese dalle proprie responsabilità legali.

L’eurodeputata S&D Lara Wolters parteciperà a un briefing rivolto alla stampa oggi alle ore 12:00. I giornalisti interessati a partecipare possono contattare georgina.momborasero@europarl.europa.eu per maggiori dettagli.

Lara Wolters, eurodeputata S&D e responsabile della relazione parlamentare sulla due diligence, ha dichiarato:

“Non è trascorsa settimana i cui i giornali non abbiano riportato notizie di aziende responsabili di sversamenti di petrolio, deforestazione, accaparramento e sfruttamento di terre, lavori forzati, corruzione – solo per citare qualche esempio. Dopo aver atteso così a lungo nutriamo grandi aspettative sull’iniziativa della Commissione. Una condotta imprenditoriale responsabile deve diventare la norma nell’Ue. Con Paesi come Francia e Germania che si proiettano avanti con regole proprie, l’Ue rischia di rimanere indietro quando si parla di proteggere le persone e il pianeta, anziché i profitti a breve termine.

“Da molti anni il Gruppo S&D si batte per maggior responsabilità e trasparenza delle imprese. Ci sono circa 450 milioni di consumatori nell’Ue e dobbiamo usare tutto il potere del nostro mercato per cambiare le cose.

“Le imprese devono sapere chi sono i propri fornitori, dalla fabbrica al camerino di prova; devono cercare i rischi e i danni lungo la propria filiera e intervenire; questo implica anche risarcire le vittime per i danni provocati dal loro operato e dalla loro attività.

“Affinché le nuove regole siano efficaci è vitale coinvolgere la società civile e le organizzazioni sindacali, introdurre robusti provvedimenti di responsabilità e affidabilità e garantire l’accesso alla giustizia per le vittime. La due diligence sui diritti umani e l’ambiente deve essere molto più di un esercizio volontario e di convenienza per le imprese. Al contempo dobbiamo aiutare le imprese che già si assumono tutte le proprie responsabilità garantendo parità di condizioni con regole chiare, assicurandoci anche che le imprese che trascurano la sostenibilità della propria filiera non ne traggano un vantaggio competitivo”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Paesi Bassi