Ieri sera i negoziatori del Parlamento europeo hanno chiuso un accordo politico con gli stati membri dell’Unione sulle regole degli appalti internazionali. Lo strumento per gli appalti internazionali (IPI, International Procurement Instrument) introduce misure che limitano l’accesso alle gare d’appalto pubbliche dell’Unione europea alle imprese non Ue dei Paesi che non garantiscano alle imprese Ue parità di condizioni d’accesso. Lo scopo è incoraggiare l’apertura di mercati protetti per gli operatori economici, le merci e i servizi Ue.

Il Gruppo S&D ha fatto sì che l’Ue possa intraprendere azioni per contrastare le discriminazioni contro le imprese Ue all’estero e che i candidati o gli aspiranti tali dei Paesi meno sviluppati, non siano sottoposti alle misure stabilite dall’IPI.

Inmaculada Rodríguez Pinero, eurodeputata e negoziatrice S&D, ha dichiarato:

“Dieci anni fa la Commissione pubblicò la sua prima proposta; finalmente siamo giunti a una svolta nei negoziati. Con il nuovo strumento internazionale per gli appalti avremo condizioni più equilibrate per le imprese Ue e ciò si tradurrà anche in un maggior numero e migliori posti di lavoro nell’Ue.

“Sono orgogliosa che il nostro Gruppo sia riuscito a garantire un’applicazione uniforme della normativa per evitare potenziali scappatoie e aumentare la trasparenza delle operazioni d’inchiesta. Abbiamo previsto anche obblighi di protezione sociale, dei lavoratori e dell’ambiente. L’Ue sarà posta nelle condizioni di agire in modo più incisivo contro le discriminazioni nei confronti delle imprese Ue all’estero e di proteggere gli aspiranti dei Paesi meno sviluppati”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Spagna
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