Nell’intervento che ha preceduto il dibattito di oggi del Parlamento europeo sui risultati del vertice Ue-Cina, i Socialisti e Democratici hanno sottolineato la responsabilità della Cina in qualità di attore globale e chiesto alla Repubblica popolare cinese di sostenere gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina esercitando pressioni sulla Russia.

Pedro Marques, eurodeputato e vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha dichiarato:

“Chiediamo alla Cina di usare tutta la propria influenza sulla Russia in modo costruttivo per contribuire a fermare la guerra in Ucraina. Siamo colpiti e delusi dal fatto che la Cina non abbia ancora assunto una posizione chiara di condanna del brutale attacco di Putin all’Ucraina. Di fronte alla distruzione delle città, alla sofferenza e all’agghiacciante massacro dei civili, la Cina dovrebbe unirsi alle sanzioni decise a livello internazionale contro la Russia, o quantomeno non interferirvi.

“Accogliamo positivamente l’accordo per una ripresa e un rilancio del dialogo sul tema dei diritti umani ed esortiamo entrambe le parti ad accelerarlo e tradurlo in azioni concrete. La Cina deve osservare i propri obblighi sotto la legge nazionale e internazionale di rispetto e protezione dei diritti umani, anche delle minoranze etniche e religiose, e di chi quei diritti si batte per difenderli”.

Marek Belka, eurodeputato S&D e vicepresidente responsabile per il commercio, ha commentato:

“La Cina è uno dei nostri principali partner commerciali e dovremmo sfruttare ogni occasione per comprendere reciprocamente i nostri interessi comuni e di parte, evitando di superare alcune linee rosse all’interno delle nostre relazioni. In questo senso, le misure discriminatorie adottate dalla Cina contro la Lituania hanno rappresentato un attacco inaccettabile contro il mercato interno Ue e un sistema commerciale fondato su regole. La decisione dell’Ue di sollevare la questione a livello dell’OMC è stata un’iniziativa corretta e adeguata, perché non accettiamo alcuna forma di prevaricazione nei confronti dei nostri stati membri. I partner cinesi devono capire che il nostro futuro comune va basato sul dialogo e non sull’utilizzo del commercio come un’arma. A prescindere da questo l’Ue dovrebbe aumentare il proprio livello di protezione e difesa da azioni ostili provenienti da partner commerciali.

“La Cina deve rimuovere le sanzioni ingiustificate contro i membri del Parlamento europeo prima di riaprire il negoziato sull’accordo per gli investimenti, come il Gruppo S&D ha già detto in modo esplicito in passato”.

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