Il Gruppo S&D, nella tarda giornata di oggi, appoggerà una risoluzione con la quale si chiede alle autorità maltesi di assicurare alla Giustizia i responsabili della tragica morte della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia.

Il Gruppo prende atto dell’inchiesta in corso, che vede coinvolte sette persone, e riconosce le importanti riforme poste in atto dal governo maltese, ben accolte dalla Commissione Venezia del Consiglio d’Europa, dalla Commissione europea, e anche dal recente pronunciamento della Corte europea di Giustizia.

Per i Socialisti e Democratici, ovunque vi sia una violazione della legge, condividiamo la responsabilità di garantire che le persone possano riporre fiducia nella democrazia, nelle istituzioni e nello Stato di Diritto. I membri del Parlamento europeo hanno il compito di proteggere e sostenere la democrazia, i diritti fondamentali e lo Stato di Diritto in ogni parte d’Europa. Ma dobbiamo anche saper riconoscere la cooperazione costruttiva come quella instaurata col governo maltese, e fare in modo che queste consultazioni diano vita a riforme positive.

Katarina Barley, membro S&D del gruppo di monitoraggio della democrazia, dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali, ha dichiarato:

“Si deve fare giustizia sull’assassinio sconvolgente di Daphne Caruana Galizia e i responsabili e i loro complici devono rispondere delle proprie azioni. È doloroso pensare che nell’Unione europea vi siano giornalisti che sono assassinati per lo svolgimento del loro lavoro. In Parlamento abbiamo voluto intitolare un premio a Daphne Caruana Galizia, in onore della sua vita e del suo lavoro, e il voto di oggi è in linea con il nostro impegno. Noi sosteniamo l’inchiesta indipendente in corso e dobbiamo consentire alle autorità maltesi di svolgere il proprio lavoro per garantire che la verità emerga. Su invito del governo maltese, il coinvolgimento dell’Europol e dell’FBI ha dato un ulteriore contributo alle indagini.

“Il Parlamento europeo è un ardente fautore dello Stato di Diritto in Europa e abbiamo la responsabilità di denunciare ogni qualvolta vi sia una violazione dei valori fondanti l’Unione europea. Il riconoscimento dei progressi, dove e quando questi si verifichino, è parte integrante dell’esercizio di monitoraggio dello Stato di Diritto e noi dovremmo accogliere con soddisfazione e plauso tutte le riforme volte a consolidare lo Stato di Diritto, soprattutto quando sono risultato diretto delle nostre richieste d’azione avanzate in quest’Assemblea.

“L’anno scorso, nella prima relazione annuale sullo Stato di Diritto, la Commissione europea ha riconosciuto come ‘significative le riforme’ del sistema giudiziario maltese in termini di pesi e contrappesi, e la Commissione Venezia ha accolto caldamente le riforme come ‘un passo importante nella giusta direzione’. Non più tardi di una settimana fa, la Corte europea di Giustizia si è pronunciata affermando che le riforme giudiziarie di Malta hanno rafforzato l’indipendenza della magistratura e sono quindi in linea con la legge Ue.

“Nessun membro del Gruppo di monitoraggio della democrazia parlamentare, dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali, può negare di avere percepito in prima persona l’atteggiamento cooperativo del governo maltese durante il lavoro. Il governo, compreso anche il primo ministro, ha preso parte a diverse lunghe e dettagliate audizioni e risposto alle domande poste dai membri del Parlamento. Tutti i presenti alla recente audizione del primo ministro di un altro Paese, che si è disconnesso a soli pochi minuti dall’inizio della videoconferenza senza fornire alcuna risposta agli eurodeputati, si troveranno d’accordo nel dire che non sempre è riscontrabile un livello di trasparenza e una volontà di cooperazione come quelli dimostrati dal governo maltese”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Germania
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