I Socialisti e Democratici accolgono con soddisfazione l’idea della Commissione di proporre l’obbligo per tutti gli stati membri Ue di assicurarsi riserve di gas piene al 90% al 1° ottobre di ogni anno. Secondo il Gruppo S&D, che invoca da tempo l’adozione di questa misura, sarebbe un modo per fronteggiare la volatilità dei prezzi nella stagione del riscaldamento. S&D chiede alla Commissione di elaborare anche un piano per sbarazzarsi delle forniture di combustibili fossili russi e predisporre le infrastrutture necessarie per le energie rinnovabili in tutta l’Ue.

Mohammed Chahim, eurodeputato e vicepresidente S&D con deleghe sugli aspetti energetici del Green Deal, ha dichiarato:

“Dobbiamo guadagnarci l’indipendenza dal gas russo per smettere di finanziare la guerra di Putin. Io credo che il piano RePowerEU possa aiutarci a centrare quest’obiettivo e, al contempo, a ridurre le nostre vulnerabilità energetiche stimolando le energie rinnovabili e la diversificazione delle nostre forniture energetiche.

“Io ritengo che sia altrettanto importante rimanere ben aderenti al piano, e il nostro piano si chiama Green Deal europeo. Siamo consapevoli del fatto che sostituire il gas russo abbia un prezzo e noi dobbiamo far sì che le famiglie a basso e medio reddito, e le piccole e medie imprese non debbano sopportare il peso di questo passaggio. Per farlo dobbiamo raggiungere l’autonomia energetica prima possibile”.

Dan Nica, eurodeputato e portavoce S&D nella commissione parlamentare su industria, ricerca ed energia, ha aggiunto:

“Il nostro Gruppo non può che essere felice che la Commissione abbia finalmente dato ascolto alle nostre richieste in Parlamento per una riserva minima di gas obbligatoria in tutta l’Ue all’inizio di ogni stagione di riscaldamento. L’idea presentata oggi dalla Commissaria per l’energia, Kadri Simson, è l’unica logica e adeguata. Già prima dell’inizio della guerra in Ucraina, era chiaro che la volatilità dei prezzi dell’energia fosse dovuta alla scarsità delle riserve di gas e questo ha costretto i nostri cittadini al pagamento di bollette dell’elettricità da capogiro, mentre le imprese sono in sofferenza schiacciate dal peso di alti costi di produzione.

“Per questa ragione io sono personalmente convinto che dobbiamo dotarci al più presto di un meccanismo congiunto d’appalto pubblico per le forniture di gas, per garantire la sicurezza della distribuzione ed emanciparci dal gas russo. Ciò significa negoziare il prezzo del gas a livello Ue, non come singoli stati membri, e disporre di riserve sempre pronte per chi ne avesse necessità. Questo ci aiuterebbe a dare al nostro sistema energetico la stabilità necessaria ad accelerare la transizione e a raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal. Dobbiamo darci anche regole chiare e salvaguardie condivise per stabilire cosa s’intenda per posizione dominante di mercato e abuso di posizione dominante nel mercato energetico, per avere un mercato dell’energia sempre funzionale”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Paesi Bassi
Capo delegazione
Coordinatore
Romania
Contatto/i stampa S&D