In seguito al voto di oggi al Parlamento europeo, sarà introdotto un meccanismo per una riserva di stabilità del mercato (Market Stability Reserve, MSR) per riequilibrare il sistema di scambio delle quote di emissione  (Emissions Trading System, ETS). Le quote in eccesso – stimate al momento oltre i due miliardi – saranno inserite e rilasciate da questa riserva al momento opportuno e a certe definite condizioni.

Durante i negoziati con la Commissione europea, il gruppo S&D ha spinto per un’entrata in vigore anticipata di questo meccanismo, ed è riuscito a far sì che sia introdotto due anni prima di quanto inizialmente proposto. Sarà operativo dall’1 gennaio 2019.

Il portavoce S&D su clima e ambiente, Matthias Groote, ha affermato:

“Il sistema UE-ETS ha bisogno urgente di correzioni. La crisi economica e l’assegnazione eccessiva di quote ha portato a una grave destabilizzazione del sistema. L’introduzione di una riserva di stabilità del mercato invierà un segnale forte ai mercati e sta già iniziando a influenzare le decisioni d’investimento di lungo termine, evitando errori costosi e dipendenze tecnologiche.

“L’ETS è uno dei principali pilastri delle politiche climatiche dell’Ue e può potenzialmente ispirare altre regioni nel mondo. Per questo un ETS ben funzionante e riformato, con uno strumento in grado di stabilizzare il mercato, sarebbe lo strumento europeo principale per raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione dei gas serra.

“I Socialisti e Democratici vogliono un ETS stabile e prevedibile. Trasferendo automaticamente le quote alla riserva nei periodi di eccesso di offerta e rilasciando le quote nei periodi di scarsa offerta, l’ETS diventerebbe più flessibile e quindi più stabile. La stabilità è la chiave per i necessari investimenti per una crescita economica sostenibile.

“Con il voto di oggi stiamo inviando un segnale forte e chiaro ai negoziati sul clima che avranno luogo il prossimo anno a Parigi nel mese di dicembre”.

Per rispondere alle preoccupazioni del mondo industriale, la decisione comprende una specifica revisione delle disposizioni sull’emissione di carbonio dell’ETS, entro sei mesi dall’entrata in vigore della decisione, e la creazione di un nuovo fondo innovazione per dare una svolta ai progetti di innovazione industriale. Questo nuovo fondo avrà quote per 50 milioni e aiuterà la transizione dalla riserva per i nuovi entranti (New Entrants Reserve, NER) – istituita per la terza fase dell’ETS, con 300 milioni per stimolare progetti innovativi sull’energia a bassa emissione di carbonio – alla quarta fase dell’ETS.

Fatto salvo il numero complessivo di quote da inserire nella riserva annuale dal 2019, è stato inoltre concordato che le cosiddette quote di “solidarietà” (ammontanti al 10% del totale annuo) saranno escluse dalla riserva fino al 2025.