Comunicato stampa congiunto del gruppo S&D sulla risoluzione su Boko Haram in Nigeria e al-Shabaab in Kenia

Il gruppo S&D del Parlamento europeo condanna fermamente le violenze ininterrotte e sempre più preoccupanti in Nigeria e Kenia.

Per I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo questo terrorismo è una minaccia globale che richiede soluzioni globali. Il terrorismo colpisce vittime di tutte le origini senza discriminazioni.

Il gruppo S&D crede che l’Ue debba promuovere la libertà di religione e la tolleranza interculturale e interreligiosa.

Sulla situazione in Nigeria, l’eurodeputata S&D Ana Gomes ha affermato:

“Le continue ondate di attacchi compiuti con armi da fuoco e bombe, gli attentati suicidi, la schiavitù sessuale e altre violenze sessuali, i rapimenti e gli altri atti violenti commessi dalla setta terroristica di Boko Haram costituiscono un crimine contro l’umanità.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo nigeriano nella sua determinazione a combattere ogni forma di terrorismo nel loro paese.

“Vogliamo elogiare il lavoro di tutti i giornalisti e i difensori dei diritti umani che cercano di portare all’attenzione del mondo l’estremismo di Boko Haram e le innocenti vittime della sua violenza”.

Sulla situazione in Kenia, l’eurodeputata spagnola Elena Valenciano, presidente della sottocommissione sui Diritti umani, ha affermato:

“Condanniamo con la massima fermezza il deliberato attacco terroristico compiuto da al-Shabaab il 2 aprile 2015 a Garissa, in cui sono stati assassinati 174 giovani studenti universitari innocenti e feriti altri 79.

“Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani, in particolare quando le persone sono uccise sulla base della propria religione, del proprio credo e della propria origine etnica.

“La libertà di religione è un diritto fondamentale e condanniamo fortemente ogni violenza o discriminazione su base religiosa.

“Esprimiamo profonda preoccupazione riguardo all’abuso della religione perpetrato da chi compie atti terroristici in diverse aree del mondo, e condanniamo chi utilizza la religione nei conflitti”.