Il gruppo S&D esprime la sua più ferma condanna nei confronti della decisione del presidente Donald Trump, presa nascondendosi dietro il Congresso e senza alcuna apertura verso i palestinesi,  di riconoscere ufficialmente Gerusalemme come capitale di Israele e di spostare, nel prossimo futuro, l'ambasciata degli Stati Uniti nella Città Santa.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

"Questo annuncio rappresenta un passo sbagliato in un momento sbagliato. Il presidente Trump sembra usare il suo potere per alimentare il conflitto israelo-palestinese invece di lavorare per la pace nella regione. Trump sta lavorando contro le speranze per la pace in Medio Oriente nello stesso modo in cui è andato contro gli sforzi globali volti a gestire i flussi migratori o a combattere i cambiamenti climatici.

"Dobbiamo dirlo forte e chiaro ancora una volta: l'unico modo per raggiungere una pace duratura tra israeliani e palestinesi è attraverso la soluzione negoziata dei due Stati con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza lungo i confini del 1967, con scambi di territori reciproci e Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati. Lo status finale di Gerusalemme deve essere regolato attraverso negoziati che soddisfino le aspirazioni delle parti. Fino ad allora, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non possono essere annullate”.

La vicepresidente del gruppo S&D Elena Valenciano aggiunge:

“Siamo al fianco dei nostri amici palestinesi: non possiamo lasciarli soli in questa giornata cosi’ inquietanete. Chiediamo alla comunità internazionale di trasformare questo annuncio drammatico in un punto di svolta: destiamoci dal torpore e creiamo (oggi, e non domani) una dinamica che conduca alla pace tra arabi e israeliani in Medio Oriente. Il presidente Trump non ci lascia altra scelta che agire senza gli Usa e l'Unione europea deve essere in prima linea.

"Comprendiamo pienamente la rabbia del popolo palestinese, ma chiediamo a tutti di evitare la violenza come risposta. Continuiamo a sostenere la politica di resistenza non violenta del presidente Mahmoud Abbas, che rappresenta l'unica possibilità di raggiungere uno Stato palestinese riconosciuto dal mondo in linea con la soluzione dei due Stati. Questo deve essere il nostro obiettivo comune per il quale lavoriamo anche al Parlamento europeo”.

Il vicepresidente del gruppo S&D Victor Boştinaru aggiunge:

"C'è una ragione per cui la comunità internazionale non ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele: esiste un'unica soluzione accettabile per Gerusalemme, che può essere raggiunta solo attraverso negoziati diretti tra le due parti. Qualsiasi decisione unilaterale che vada contro una soluzione negoziata è solo un danno per il processo di pace e crea ancora più polarizzazione in una regione già fragile. Soprattutto, creerà problemi di sicurezza maggiori che interesseranno direttamente sia gli israeliani che i palestinesi.

"Gli Stati Uniti sono stati e continuano a essere un attore chiave nella regione e un partner per l'Unione europea. Il presidente Trump ha il dovere di agire responsabilmente e considerare i rischi delle sue azioni. Questo passo unilaterale va contro il suo cosiddetto impegno per rilanciare il processo di pace in Medio Oriente e può anche avere gravi conseguenze per la nostra cooperazione nella regione”.