La delegazione di eurodeputati S&D guidati da Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D, e composta da Linda McAvan, presidente della commissione Sviluppo del Parlamento europeo, Marie Arena, portavoce sui minerali da conflitto, Cécile Kashetu Kyenge, vicepresidente dell'Assemblea parlamentare congiunta Ue-Acp (Africa – Caraibi – Pacifico) ed Elena Valenciano, presidente della sottocommissione sui diritti umani, stanno proseguendo la loro missione nella Repubblica democratica del Congo con una visita al Panzi Hospital di Bukavu. Si tratta dell'ospedale dove il dottor Denis Mukwege, vincitore del premio Sakharov 2014, continua a curare le donne e le ragazzine che sono state vittime di stupri.
 
In occasione della visita, Gianni Pittella dichiara:
 
Il Panzi Hospital è un bene assoluto, una dimostrazione di riscatto dell'umanità dinanzi al buio della violenza e del male. E il dottor Mukwege è un angelo sulla Terra che conferisce onore all'intera razza umana.

Abbiamo il dovere morale (ancor prima dei nostri doveri politici) di rompere il muro di silenzio e indifferenza, combattendo la voracità degli interessi ciechi che finanziano e promuovono guerra, violenza e morte.

Senza dignità non c'è giustizia. Dove esistono povertà e ingiustizia, prevale la violenza.
 
L'Unione europea e la comunità internazionale non possono stare a guardare mentre vengono regolarmente perpetrati abusi sessuali su donne, ragazze e bambine come strumento di guerra e di distruzione sociale.
 
Giustizia, diritti, libertà: non si tratta solo di belle parole, ma di azioni che noi, come gruppo politico, trasformeremo in realtà. Abbiamo il dovere morale di sostenere in ogni modo possibile il coraggio e la determinazione delle donne congolesi e del dottor Mukwege. E lo faremo in primo luogo conducendo una battaglia per rendere obbligatorio in Europa la tracciabilità dei minerali. I minerali dovrebbero rappresentare una benedizione per la Repubblica del Congo, ma sono diventati una maledizione per il paese e il combustibile primario della guerra. Per la vostra dignità, così come la nostro, io dico: non possiamo e non saremo complici di questo crimine.
 
La presidente della sottocommissione Diritti umani, l'eurodeputata spagnola Elena Valenciano aggiunge:
 
L'Ue deve aiutare il governo congolese a migliorare le procedure di certificazione nel settore minerario, che resta sottosviluppato, e così facendo a fermare lo sfruttamento dei lavoratori nelle miniere.
Chiediamo alle autorità congolesi, con il supporto della comunità internazionale, di rendere la lotta alle violenze sessuali una priorità nazionale e di garantire che gli autori di tali crimini siano assicurati alla giustizia.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Belgio