Intervenendo durante un dibattito al Parlamento europeo a Strasburgo, il leader del gruppo S&D Udo Bullmann ha invitato il governo austriaco a smettere di bloccare le proposte volte a proteggere la privacy dei cittadini online.

L'appello è è stato lanciato durante la discussione sulle conseguenze dello scandalo Facebook/Cambridge Analytica. Il Parlamento voterà una relazione sulla questione alla fine di questa settimana. Il rapporto arriva dopo una serie di audizioni con i giornalisti e gli informatori che hanno portato alla luce lo scandalo, così come con esperti e rappresentanti di Facebook.

Il leader del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“Sono passati più di sei mesi da quando è scoppiato lo scandalo Facebook/Cambridge Analytica e non abbiamo ancora ricevuto risposte soddisfacenti da parte di Mark Zuckerberg & Co. I dati di oltre 80 milioni di utenti di Facebook sono stati raccolti da Cambridge Analytica per essere utilizzati a fini politici. Lo scandalo ha evidenziato enormi lacune nel modo in cui Facebook ha protetto i dati degli utenti da un uso improprio e ha anche sollevato domande preoccupanti su come proteggere le nostre democrazie nell'era digitale.

“Abbiamo condotta una battaglia al Parlamento europeo per avviare un'indagine sullo scandalo e un'azione reale per garantire che fatti come questo non possano mai più accadere. Abbiamo invitato la Commissione europea e i governi nazionali ad agire per proteggere le nostre elezioni e rafforzare le leggi sulla privacy online. Tuttavia, la Presidenza austriaca nel Consiglio europeo sta bloccando questo processo. È vergognoso che il governo austriaco non abbia nemmeno inviato un rappresentante qui per prendere parte a questo dibattito. La protezione online della privacy dei cittadini dell'Ue è vitale, non solo per noi come individui ma anche per le nostre democrazie.

“Sebastian Kurz, l'anno prossimo ci troveremo di fronte al voto più importante della storia europea, tu dichiari di essere un europeista, vuoi assumerti la responsabilità nel caso in cui queste elezioni dovessero venire manipolate? Smetti di ascoltare i big della tecnologia e di bloccare una legislazione che mira a proteggere la privacy online!

“Abbiamo anche serie preoccupazioni sul modello di business di Facebook, che ricava miliardi dagli algoritmi che incoraggiano la diffusione di informazioni false o fuorvianti. Nelle recenti elezioni in Svezia è emerso che ‘gli algoritmi dei social media promuovono ripetutamente contenuti intrisi di cospirazione su informazioni accurate’. Proprio la settimana scorsa, è stato rivelato che un gruppo anonimo aveva speso più di 250.000 sterline per annunci politici volti a influenzare i parlamentari del Regno Unito affinché sostenessero una ‘hard’ Brexit. Facebook ha bisogno di spiegare rapidamente che cosa sta facendo per reprimere questa diffusione di notizie false sulla sua piattaforma e quali azioni sta prendendo per garantire agli utenti di sapere chi c'è dietro le campagne politiche che appaiono nelle loro bacheche”.