I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo accolgono con favore l'annuncio di oggi da parte della Commissione europea e del governo canadese sui cambiamenti apportati all'accordo commerciale tra Ue e Canada (CETA), cambiamenti che contengono le richieste del gruppo S&D.

In seguito alle forti pressioni esercitate dal gruppo S&D per porre fine all'attuale sistema di risoluzione delle controversie investitore-Stato (investor-state dispute resolution system, ISDS), la Commissione ha accolto le nostre richieste e ha raggiunto un accordo per introdurre nel CETA un sistema più democratico e trasparente. Questo accordo commerciale è ancora in attesa di ratifica e necessita del consenso del Parlamento europeo.

David Martin, portavoce S&D per il commercio, ha detto:

“Dobbiamo ancora vedere i dettagli, ma è una notizia molto positiva e un successo per il nostro gruppo. È il primo passo per rinnovare e modernizzare le clausole di protezione degli investimenti negli accordi commerciali tra stati democratici con un sistema giuridico ben funzionante”.

“Abbiamo chiesto un sistema pubblico e trasparente, ed è quanto ci aspettiamo di vedere. Vogliamo portare avanti un dialogo leale e produttivo con i nostri partner canadesi”.

L'eurodeputato S&D Sorin Moisa, responsabile del gruppo per l'accordo CETA, ha aggiunto:

 “Sono fiero di aver contribuito a questo risultato, per conto del gruppo S&D, lavorando a stretto contatto con il nostro commissario Ue per il commercio,  Cecilia Malmström, e la sua controparte canadese,  Chrystia Freeland, per rimuovere le ultime spine del CETA tenendo sinceramente conto delle preoccupazioni della società civile ed eliminando l'ISDS.

“Una corte permanente, con giudici pubblici e un'assegnazione casuale dei membri per ogni caso, una corte d'appello permanente, un codice di condotta applicabile da parte del Presidente della Corte internazionale di giustizia, un articolo sul mantenimento del diritto di regolamentare: non si tratta di semplici ritocchi marginali, ma di un completo cambiamento di paradigma.

“Accolgo inoltre con favore l'impegno di istituire una corte internazionale multilaterale permanente che, una volta stabilita, rimpiazzi la corte bilaterale. Ora possiamo concentrarci sul merito del CETA e sul futuro delle relazioni Ue-Canada. Nei prossimi mesi mi impegnerò per far sì che questo CETA meriti la benedizione del Parlamento europeo”.