A margine dell’adozione di una risoluzione sulla situazione della Repubblica democratica del Congo, Gianni Pittella dichiara:

“Restiamo fermi nel nostro pieno impegno verso il popolo della RDC chiedendo che il Consiglio Ue metta in agenda l’adozione di sanzioni mirate per il prossimo meeting del 12 dicembre. Queste sanzioni devono includere il divieto di visti e il congelamento dei conti nei confronti dei funzionari di alto livello e delle forze armate responsabili delle violente repressioni delle manifestazioni e dell’impasse politica che sta impedendo una transizione pacifica e costituzionale dei poteri. Ci riferiamo in particolare a Kalev Mutombo, John Numbi, General Kampete, Gabriel Amisi Kumba e Célestin Kanyama.

“Secondo la Costituzione, il presidente Kabila dovrebbe lasciare l’incarico il 19 dicembre.

“Dopo il fallimento del dialogo con le autorità della RDC, nel quadro dell’articolo 8 dell’Accordo di Cotonou che mira a ottenere un chiarimento definitivo sul processo elettorale, la crisi politica si è progressivamente deteriorata, cosi’ come la situazione dei diritti umani.

“L’Accordo di Cotonou obbliga al rispetto della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti umani, tra cui la libertà di espressione e di stampa, la buona governance e la trasparenza nella pubblica amministrazione. Attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo, stiamo contribuendo a rafforzare la governance e lo stato di diritto.

“Il nostro impegno per la democrazia in Africa non è fatto di parole vuote: il denaro speso per lo sviluppo dello democrazia non puo’ essere sprecato”.

L’eurodeputata S&D Marie Arena dichiara:

"Purtroppo, dobbiamo ammettere che oggi la Repubblica democratica del Confo e il suo governo non stanno rispettando i principi fondamentali inclusi nell’Accordo di Cotonou, in particolare la libertà di espressione o il rispetto della Costituzione per quel che riguarda l’organizzazione delle elezioni presidenziali. L’Unione europea non puo’ chiudere gli occhi, ma deve agire con decisione per dimostrare alle autorità congolesi che non accetteremo mai l’uso della forza e della violenza per mettere a tacere le voci dell’opposizione.

“A pochi giorni dal termine ufficiale del mandato di Joseph Kabila, il Consiglio europeo e l’Alta rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Federica Mogherini, devono dare delle risposte alla risoluzione del Parlamento europeo, agendo e imponendo sanzioni mirante contro coloro che sono stati chiaramente indicati nel testo votato oggi”.

L’eurodeputata S&D Cécile Kyenge afferma:

“Il Parlamento europeo riconosce la seroetà della situazione nella RDC e vuole porre fine all’impunità di cui godono i responsabili di gravissime violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

“Non possiamo consentire che i leader congolesi confischino la democrazia e tengano in ostaggio il popolo congolese.

“Dobbiamo garantire un futuro per questo paese: i giovani congolesi, e non solo loro, devono ristabilire tutti gli strumenti della democrazia”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Belgio