L'Europa ha bisogno di una visione condivisa, un progetto comune per rivitalizzare la sua economia, che sia sufficientemente visionario da mobilitare gli investitori e i cittadini.

Questa è stata una delle principali conclusioni della conferenza di alto livello organizzata oggi a Bruxelles dal gruppo S&D del Parlamento europeo nell'ambito della sua iniziativa Progressive Economy.

Il Forum Progressive Economy ha riunito eurodeputati, il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, il ministro-presidente della regione Vallonia Paul Magnette, Louka Katseli (membro chiave della Banca nazionale di Grecia) e molti altri accademici, tra cui Mariana Mazzucato, autrice de “Lo Stato innovatore”, e Peter Bofinger, professore di economia all'Università di Wüzburg.

 Nel suo intervento introduttivo, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella ha sottolineato la necessità che l'innovazione vada di pari passo con la protezione sociale. Pittella ha detto:

“L'innovazione offre un'ampia serie di opportunità, ma non è priva di rischi. La nuova rivoluzione digitale, per esempio, può creare dei vincitori, ma anche degli sconfitti. Dobbiamo garantire che l'innovazione sia inclusiva e non lasci nessuno indietro”.

In questa occasione Maria  João Rodrigues, vicepresidente S&D, ha presentato gli elementi chiave di un nuovo modello di crescita e lavoro basato su giustizia sociale e sostenibilità, affermando:

“L'Europa ha un gap di investimenti elevato (2% del PIL) che trattiene la nostra ripresa economica e indebolisce il nostro futuro. Noi Socialisti e Democratici abbiamo una strategia chiara su come incrementare gli investimenti, di modo che le nostre economie diventino più efficienti dal punto di vista delle risorse e producano più lavoro, sfruttando al meglio la rivoluzione digitale e riducendo al contempo le disuguaglianze sociali.

“Oggi abbiamo presentato al primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, il  position paper del nostro gruppo sul rilancio della strategia Euopa 2020, quale primo passo da compiere in un'agenda ambiziosa che permetta all'Europa di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030”.