La Bulgaria e la Romania siano ammesse il prima possibile nell’area Schengen. E lo stesso si faccia con la Croazia una volta che il Paese avrà soddisfatto i criteri tecnici necessari. E’ quanto hanno chiesto gli eurodeputati S&D nel corso di un dibattito al Parlamento europeo, promosso dal loro gruppo, sul rafforzamento dell’area Schengen.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella dichiara:

“Abbiamo chiesto il dibattito di oggi per rendere chiaro il nostro impegno verso un allargamento dell’area Schengen a Bulgaria, Romania e, una volta che avrà soddisfatto i criteri necessari, anche la Croazia. Al contrario degli altri gruppi, siamo sempre stati a favore dell’allargamento dell’area Schengen invece di sostenere mezze misure discriminatorie. La Commissione e gli Stati membri hanno preso degli impegni su questo e li devono rispettare.

"Romania e Bulgaria sono pronte all’adesione e continueremo a fare pressioni sugli Stati membri affinché rimuovano il loro blocco. Abbiamo scritto al presidente Tusk per chiedergli di dare risposte su questo, ma finora la sua risposta è stata vaga ed elusiva. Non lo possiamo accettare. Il presidente Tusk e il Consiglio devono smettere di rinviare le decisioni per i loro egoistici interessi nazionali e lasciare che Romania e Bulgaria si uniscano a Schengen immediatamente. L’Europa deve rispettare le sue promesse.

"Schengen è l’area di libera circolazione delle persone più grande al mondo e una delle maggiori conquiste dell’Unione europea. Essa rende più semplice la vita delle persone, rafforza le nostre economie, nonché la fiducia reciproca e la cooperazione sulla sicurezza tra gli Stati membri.

“Bulgaria, Romania e Croazia stanno già proteggendo con successo i confini Ue sud-orientali. Il loro ingresso in Schengen rafforzerebbe l’economia europea facilitando l’accesso ad alcuni dei porti merci più grandi del Sud Europa. Sarebbe una importante conquista per una Ue più forte e prospera e una spinta contro il populismo”.