A margine del dibattito sullo Stato dell’Unione nella plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, il presidente del gruppo S&D, Gianni Pittella, dichiara:

“L’Europa è a un bivio. Il vento di cambiamento verso una Europa riformata e potenziata sta soffiando con forza, picchiando sui muri di coloro che lavorano per smantellare l’Europa. Dobbiamo sfruttare questo momento per cambiare radicalmente l’Europa e avvicinarla maggiormente alle reali istanze della popolazione.

"I cittadini europei vogliono sapere cosa l’Europa puo’ fare per loro. Come puo’ essa migliorare le condizioni e i salari dei lavoratori, come puo’ aiutare i giovani a trovare un’occupazione dignitosa o come puo’ dare sostegno a coloro che perdono il posto di lavoro.

"In quanto Socialisti e Democratici europei, chiediamo a Juncker e alla Commissione europea di ottenere risultati concreti sulla garanzia giovani e per una nuova garanzia per l’infanzia, cosi’ come garantire pari ed equa retribuzioni a parità di lavoro. La lotta contro l’evasione e la frode fiscale deve essere in cima alla lista delle priorità, a partire dalle multinazionali che dovrebbero pagare le tasse come fanno tutti i cittadini Ue. Cio’ deve avvenire evitando che le società spostino artificialmente i loro profitti nei paradisi fiscali. Le risorse cosi’ recuperate potrebbero rimpinguare le ‘risorse proprie’ del bilancio Ue. Un bilancio che va aumentato.

"Accogliamo con favore le parole di Juncker sull’uguaglianza tra gli Stati membri Ue. L’Europa a più velocità non è un’opzione sostenibile! Occorre che l’Eurozona abbia un vero ministro delle Finanze, che agisca sotto il controllo democratico del Parlamento europeo, con una propria capacità fiscale da utilizzare per la crescita e lo sviluppo. Di certo, l’Europa non ha bisogno di una sorta di gendarme della Troika.

"I cittadini si attendono anche un approccio realmente europeo alla crisi dei migranti. Dobbiamo guardare all’Africa non solo soffermandoci sulle sue problematiche, ma anche evidenziandone le opportunità da sviluppare e sostenere attraverso una reale partnership. Un nuovo approccio che si prenda cura delle persone, specialmente dei bambini non accompagnati, invece di limitarsi a guardare le fredde statistiche. Vanno istituiti canali legali per contrastare l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani. Il mio gruppo non sosterrà mai una riforma di Dublino che non rimuova il principio del paese di primo approdo.

"Le persone vogliono vedere rispettati stato di diritto e democrazia e non assistere alle minacce dei governi di Ungheria e Polonia. Apprezziamo le parole di Juncker in merito e chiediamo alla Commissione di agire se necessario. La sentenza della Corte di giustizia Ue va rispettata e applicata.

"Infine, ma non meno importante, la revisione della governance. Il problema vero è il peso schiacciante del Consiglio e l’uso dannoso del voto all’unanimità. Spezziamo  il tabù. Dobbiamo rivedere il ruolo dominante del Consiglio e ampliare l’uso del voto a maggioranza. Solo attraverso una reale democratizzazione degli equilibri istituzionali, con un ruolo rafforzato del Parlamento, possiamo finalmente assicurare che l’Europa sia capace di affrontare le sfide che ha dinanzi a sé.

"Allo stesso tempo, un unico presidente per la Commissione e il Consiglio europeo, selezionato dal Parlamento attraverso il sistema dello ‘Spitzenkandidaten’ – renderebbe l’Ue più democratica e trasparente”.