I negoziatori del Parlamento europeo, la Commissione Europea e gli stati membri hanno raggiunto nel pomeriggio un accordo sull’equilibrio vita-lavoro, un obiettivo caro ai Socialisti e Democratici e parte integrante del Pilastro europeo dei diritti sociali col quale si guarda al progresso sociale degli europei. Il Gruppo S&D è in prima linea nell’impegno per potenziare i diritti dei lavoratori con responsabilità di assistenza e considera positivamente i progressi compiuti, ma si rammarica della mancanza d’interesse degli stati membri nel mantenere le promesse fatte mediante misure concrete e finanziamenti adeguati.

 

Marie Arena, negoziatore S&D per la direttiva Equilibrio vita-lavoro, ha dichiarato:

“Milioni di europei si dividono fra le pretese del proprio lavoro e la propria vita privata, ma l’accordo raggiunto oggi renderà le loro esistenze un po’ più semplici. Abbiamo compiuto progressi su tre punti chiave:

intorno alla data di nascita del bambino, ai padri o agli omologhi del secondo genitore, sarà consentito richiedere 10 giorni di congedo, pagato alla stessa stregua del permesso per malattia;

entrambi i genitori avranno a disposizione almeno quattro mesi di congedo parentale, due dei quali non trasferibili all’altro genitore. La retribuzione, stabilita dagli stati membri, dovrà garantire uno standard di vita dignitoso;

le persone che hanno responsabilità di assistenza nei confronti di una parente malato o di un convivente, potranno contare su cinque giorni di congedo per assistenza.

“La direttiva stabilisce altresì standard minimi di flessibilità in termini di telelavoro, flessibilità e riduzione oraria. Dalla Commissione abbiamo ottenuto anche un impegno affinché, in futuro, i lavoratori autonomi e i genitori adottivi godano degli stessi diritti. Ci siamo spesi anche per includere salvaguardie che impediscano un’ingiusta applicazione della direttiva da parte degli stati membri e far sì che l’UE torni sull’argomento negli anni a venire, con una nuova proposta per rendere più semplice la vita dei lavoratori e delle famiglie.

“Sebbene le nostre proposte fossero più ambiziose, sono comunque orgogliosa di poter dire che, dopo un mese di faticose trattative, per la prima volta siamo riusciti ad affermare a livello europeo i princìpi di congedo per paternità e congedo per assistenza, quando ad oggi, non sono contemplati in alcun Paese dell’Unione.

“E’ stato molto deludente però, vedere che i governi non sembrano interessati a semplificare la vita dei lavoratori e delle famiglie, e a progredire nella parità di genere, sia al lavoro, sia a casa, neanche quando questa dipenda da un’equa suddivisione delle responsabilità assistenziali. I lavoratori che si prendono cura dei propri figli o dei membri più anziani della famiglia, non dovrebbero vivere nella preoccupazione di cadere in povertà. Le famiglie meritano più di quanto gli stati siano disposti a dare loro. Solo con un’adeguata retribuzione dei periodi di congedo e leggi che consentano alle famiglie di trovare un giusto equilibrio fra lavoro e assistenza dei bambini e degli anziani, potremo consegnare a uomini e donne parità di condizioni di lavoro, di reddito e di responsabilità assistenziale.”

 

Agnes Jongerius, membro del Parlamento e portavoce S&D in materia di occupazione ha dichiarato:

“La nascita di un figlio è una delle cose più belle nella vita di una persona. Desideri essere presente in ogni momento, vederlo crescere, e far sì che il suo ingresso nel mondo sia il migliore possibile. Ecco perché S&D continua a spendersi per un rapporto vita-lavoro più equilibrato e sostiene l’idea che ogni genitore, a prescindere dal reddito, possa godere di un periodo di congedo in cui saldare il legame genitore-figlio e condividere il menage domestico, e che le madri possano avere migliori opportunità nel mondo del lavoro.

“L’equilibrio vita-lavoro sarà il primo concreto risultato del Pilastro europeo dei diritti sociali. Tuttavia, quegli stessi governi conservatori che in una cerimonia del novembre 2017, a Göteborg, avevano promesso solennemente di innalzare i diritti sociali dei propri cittadini, nei mesi scorsi hanno fatto di tutto per indebolire le proposte della Commissione in questo senso. Noi, dal canto nostro, faremo tutto ciò che è in nostro potere per impedire ai governi d’indietreggiare sulla promessa di elevare i diritti dei lavoratori e delle famiglie. Milioni di europei sono in attesa di importanti progressi sociali e faremo in modo che le promesse siano onorate.”

 

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Membro
Belgio
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