In merito al dibattito di oggi al Parlamento europeo sulla situazione in Corea del Nord e in particolare sulle persistenti provocazioni da parte di Kim Jong-un, il vicepresidente del gruppo S&D dichiara:

“Gli ultimi test della Corea del Nord, inclusi il missile balistico intercontinentale lanciato sopra il Giappone e la bomba all’idrogeno molto più potente di quelle usate a Hiroshima e Nagasaki, sono assolutamente inaccettabile e in palese violazione delle risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

“Dobbiamo fare tutto il possibile per fermare una escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti, non solo nella penisola coreana, ma anche nella regione e nel resto del mondo.

“Il gruppo S&D apprezza gli sforzi dell’Alta rappresentante Mogherini volti a un approccio concertato e critica la riluttanza del Consiglio di sicurezza nell’adottare ieri sanzioni più dure, incluso il bando alle importazioni di petrolio.
“L’Ue deve usare la sua diplomazia ed esercitare una pressione economica aggiuntiva con proprie sanzioni. Sanzioni che il Consiglio dovrebbe adottare senza ulteriori ritardi.

“Allo stesso tempo, è necessario avere una posizione ferma e convincente degli attori regionali, come Cina e Russia, che sono consapevoli delle conseguenze che potrebbero dover affrontare nel caso di una escalation nucleare, per sua natura senza confini.
“Come abbiamo visto nel caso della cooperazione sull’accordo nucleare con l’Iran, se lavoriamo insieme efficacemente, la denuclearizzazione della penisola coreana è possibile”.