Un numero sempre maggiore di donne e bambini stanno viaggiando verso l’Europa, in fuga da guerra e persecuzione. Secondo l’UNHCR, da gennaio 2016 la maggior parte di coloro che sono arrivati nell’Ue sono donne e bambini. Per celebrare la giornata internazionale delle donne del 2016, il Parlamento europeo di Strasburgo chiede misure per garantire che siano soddisfatti i bisogni primari e riconosciuti i diritti umani dei richiedenti asilo, compresa la protezione di questi dalle violenze.

L’eurodeputata laburista Mary Honeyball ha ottenuto una maggioranza progressista per proteggere tutte le donne, mentre gli eurodeputati conservatori si sono opposti al riconoscimento di diritti umani quali la fine della detenzione dei bambini e il ricongiungimento familiare.

La risoluzione adottata oggi dal Parlamento europeo stabilisce nuovi orientamenti europei sulla parità genere nel quadro di riforme più ampie delle politiche in materia di migrazione e asilo, e un’azione urgente per rafforzare la sicurezza.

Mary Hoenyball, eurodeputata laburista e autrice della risoluzione del Parlamento, ha detto:

“Si è sorvolato troppo spesso sulle necessità delle donne rifugiate. L’asilo non è neutrale in termini di genere, e le nostre leggi e le nostre politiche devono riflettere questa realtà. È necessario un approccio olistico che tenga conto del genere in ogni fase del processo di asilo.

“La violenza è una realtà quotidiana per le donne e le ragazze in fuga dai conflitti, ma la pressione sui sistemi di asilo non deve mai essere un alibi per la mancata protezione delle donne dalla violenza, e le donne che chiedono asilo non dovrebbero mai subire l’applicazione di standard diversi; dovrebbero avere gli stessi diritti delle altre vittime di violenza di genere.

“In questa giornata internazionale delle donne stiamo inviando un messaggio molto chiaro sulla necessità di agire per la protezione delle donne e delle ragazze in cerca di protezione nell’Ue”.

Marie Arena, portavoce S&D per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, ha aggiunto:

“Ogni misura e ogni politica per migliorare la situazione dei rifugiati che chiedono l’ingresso in Europa devono tenere conto delle donne. Tali misure devono riconoscere il trauma del loro viaggio dal proprio paese di origine verso l’Europa. Questi rifugiati devono ricevere assistenza medica e psicologica per tutta la durata della procedura di asilo, tenendo conto dei bisogni specifici delle donne.

“Le donne rifugiate devono inoltre avere accesso, sin dal momento del loro arrivo, alle informazioni complete sui loro diritti, riguardo alla procedura di asilo o alla salute riproduttiva.

“L’Europa deve migliorare la qualità dell’ingresso offerto ai rifugiati, in particolare alle donne e ai bambini. La detenzione arbitraria di donne e bambini è inaccettabile. Occorre tener conto della vulnerabilità delle donne quando si decide di rispedire un rifugiato in un paese cosiddetto sicuro. Un paese sicuro per un uomo non sempre lo è anche per una donna”.


Le misure stabilite per migliorare la condizione delle donne che chiedono asilo comprendono:

• Garantire il diritto di richiedere un’intervistatrice e un’interprete donna.

• Fornire una formazione globale e obbligatoria sulle violenze sessuali agli intervistatori e agli interpreti

• Fornire assistenza post-trauma alle donne che hanno subito violenze di genere

• Fornire informazioni sui processi di asilo e i diritti specifici per le donne che chiedono asilo

• Fornire assistenza all’infanzia durante le fasi di screening e di intervista

• Informare le donne sul loro diritto di presentare una richiesta di asilo indipendente.

 

Eurodeputati coinvolti
Membro
Belgio