Le proposte legislative per la politica di coesione 2021-2027 dell’Unione europea aprono la strada a un programma di investimenti più semplice, innovativo e sicuro per tutte le regioni in Europa. Tuttavia, il gruppo S&D è fortemente preoccupato per i pesanti tagli agli investimenti ed esprime profonda delusione nel rivedere spuntare la condizionalità macroeconomica nella proposta della Commissione. A margine della presentazione della proposta legislativa, Constanze Krehl, coordinatrice S&D in commissione Sviluppo regionale (REGI) al Parlamento europeo, dichiara:

“Siamo fortemente preoccupati per i pesanti tagli agli investimenti nella politica di coesione, che superano il 10% secondo quanto calcolato dal Parlamento europeo. Per chiarirci: il 10% in meno degli investimenti europei attraverso la politica di coesione rappresenta un duro taglio agli stessi contribuenti. Ogni euro investito nella politica di coesione ha un ritorno sugli investimenti comprovato del 174%. Meno investimenti significano meno crescita e meno posti di lavoro per i cittadini.

“Siamo inoltre delusi nel rivedere spuntare la condizionalità macroeconomica nella proposta della Commissione. Siamo fortemente contrari a questo tipo di politica in cui le regioni sono rese responsabili delle azioni dei loro governi nazionali. Sarebbe una minaccia permanente per la crescita e l'occupazione nelle nostre regioni.

“Tra le note positive, accogliamo con favore gli sforzi di semplificazione messi in atto dalla Commissione europea che riduce da undici a cinque gli obiettivi politici per un'Europa più intelligente, più verde, più connessa, e socialmente e territorialmente più vicina ai cittadini. Per concludere con le buone notizie, il gruppo S&D si compiace anche della più ampia integrazione della sicurezza. Garantiremo la sicurezza sociale e la fondamentale tutela ella vita anche attraverso la mitigazione dei cambiamenti climatici”.

Background:

 S&D position paper on the future cohesion policy in Europe