A seguito degli arresti di diversi politici e rappresentanti delle istituzioni in Turchia, il gruppo S&D ha espresso oggi forte preoccupazione sul rispetto nel paese della libertà di espressione e del pluralismo, chiedendo inoltre alle autorità turche di non usare il fallito golpe come scusa per attaccare media, giornalisti e scrittori. Il Parlamento europeo voterà domani una risoluzione in cui sono espresse tali preoccupazioni.

L’eurodeputata S&D e relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, Kati Piri afferma:

“Riconosciamo in pieno il diritto legittimo del governo turco di indagare sul drammatico tentato golpe del 15 luglio, ma allo stesso tempo condanniamo con forza il giro di vite su giornalisti, scrittori e accademici compiuto in modo massiccio e senza la minima prova che essi siano effettivamente coinvolti nell’attività criminale.

"Il gruppo S&D sostiene la campagna #FreeThemAll, lanciata dalla Federazione internazionale dei giornalisti per chiedere al governo turco di rilasciare immediatamente e senza condizioni i 130 giornalisti in prigione.

"Il recente arresto dei sindaci di Diyarbakir, Gültan Kisanak e Firat Anli, preoccupa molto e mostra come la libertà di espressione sia minacciata con forza anche per i rappresentanti delle istituzioni democraticamente eletti. Chiediamo alle autorità turche il loro immediato rilascio". 

Il vicepresidente S&D Knut Fleckenstein dichiara:

"Il gruppo S&D sottolinea che i diritti umani e lo stato di diritto in Turchia devono essere tutelati e che i principi della Convenzione europea dei diritti umani sia rispettata in pieno. La Turchia resta un importante partner dell’Ue. Alla luce dei colloqui per la sua adesione, chiediamo ad Ankara di rispettare i principi su cui si è impegnata”.