I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno espresso oggi il loro disappunto per le proposte della Commissione sul bilancio per l’Eurozona.

Pervenche Berès, portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari, dichiara:

“La crisi finanziaria del 2008 ha reso chiaro quanto la zona euro abbia bisogno di un bilancio specifico per aiutare i suoi membri a far fronte agli shock macroeconomici e da allora, i Socialisti e Democratici hanno dato battaglia affinché si attuasse una riforma del genere.

“Oggi la Commissione europea ha proposto due strumenti: un programma di sostegno alle riforme e una funzione europea di stabilizzazione degli investimenti. Ma nessuno di questi strumenti sarà sufficiente: rappresenteranno solo un abbozzo di bilancio per la zona euro e non sono all'altezza della sfida che abbiamo dinanzi, che è quella di costruire una forte unione economica e monetaria. L’Eurozona ha bisogno di un vero bilancio, non di uno sforzo simbolico.

“Con i suoi 25 miliardi di euro, il cosiddetto programma di sostegno alle riforme non servirà da incentivo per aumentare la convergenza economica tra i membri dell'Eurozona, con il rischio che gli Stati membri otterranno un sostegno finanziario per liberalizzare ulteriormente i mercati del lavoro o riformare i loro sistemi pensionistici. Mentre viene ignorata la necessità di investire per favorire la convergenza.

“Per quanto riguarda la funzione di stabilizzazione degli investimenti, il riconoscimento della necessità di tale strumento è il benvenuto, ma le risorse - 30 miliardi di euro - sono ridicolmente basse e non possono servire a sostenere paesi che stanno affrontando una profonda recessione o le conseguenze di una crisi finanziaria. Si basa inoltre su dei prestiti, il che significa che una buona parte delle lezioni della crisi non sono state ancora assimilate.

“Continueremo la battaglia per rafforzare l'Unione economica e monetaria. Riteniamo che, nel lungo termine, il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) dovrebbe essere ulteriormente sviluppato e trasformato in un Fondo europeo di stabilizzazione (Fse) con un’adeguata capacità di prestiti e mutui e un mandato chiaramente definito.

“Ogni ulteriore passo verso l'approfondimento dell'Uem dovrà andare di pari passo con un rafforzamento dei controlli democratici: a tal fine, il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali dovrà essere rafforzato”.

 

Nota per la stampa:

 

Nel febbraio 2017, il Parlamento europeo ha adottato la relazione di Pervenche Berès / Reimer Böge sulla capacità di bilancio per la zona euro.

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A8-2017-0038&language=EN