Dichiarazione di Gianni Pittella, Presidente del gruppo S&D al Parlamento Europeo:

" Le istituzioni europee sono cieche e sorde di fronte alle tante crisi internazionali intorno a noi. E’ una vergogna che il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, abbia rifiutato di indire un Consiglio straordinario come ufficialmente richiesto dal gruppo S&D. Si tratta di una condotta vergognosa che condanniamo e stigmatizziamo duramente.

" Di fronte a persecuzioni, strage di civili, violazioni eclatanti dei diritti umani, non possiamo restare in silenzio.

E’ inaccettabile attendere fino al prossimo 30 agosto per sentire qualche flebile bisbiglio da parte europea su tragedia come quelle di Gaza, Irak, Siria e Ucraina

" Ecco perché ho sentito l’imperativo morale, insieme a tutto il gruppo S&D - l’unico nel Parlamento europeo ad aver enfatizzato la necessità che l’Ue ricopra un ruolo attivo in favore della pace - e lanciare una campagna di comunicazione che avrà il titolo #EuwakeUp. In ogni Stato membro, grazie a tutti i media, diremo forte e chiaro che questa non è l’Unione europea che vogliamo. Questo atteggiamento delle Istituzioni europee non possiamo più accettarlo. Dobbiamo tutti mettere di fronte al fatto compiuto l’inconcludenza e l’immobilità mostrata finta dalla Commissione europea e dal Consiglio europeo.

" L’Europa non può girarsi dall’altra parte e far finta che nulla stia accadendo. L’Europa non può andare in vacanza e aspettare la fine dell’estate per prendere una decisione mentre il mondo intorno a noi è in fiamme.

" L’Europa - patria del diritto - ha il diritto morale e politico di agire in difesa della dignità umana e delle diversità religiose, etniche e culturali.

" L’Europa non può più accettare guerre in nome di Dio. L’Europa non più tollerare che l’esistenza di Israele sia di nuovo sotto attacco ma nemmeno che la difesa legittima si trasformi in una violenza sproporzionata contro civili, donne e bambini.

" Vogliamo che l’Europa sia l’attore principale dei processi di pace.

" Non possiamo più restare in silenzio. Agiamo ora e insieme.

"Europa wake up!"