A margine de una missione negli Stati Uniti dei vicepresidenti del gruppo S&D Jeppe Kofod e Tanja Fajon nel corso della quale hanno incontrato dirigenti di aziende tecnologiche e funzionari governativi statunitensi, il Gruppo ha chiesto più interventi per ricostruire la fiducia dei cittadini dopo lo scandalo di Cambridge Analytica.

Jeppe Kofod, vicepresidente del gruppo S&D per la globalizzazione, dichiara:

“La globalizzazione riguarda tutti. Per questo, tutti ne devono beneficiare. I nostri incontri nella Silicon Valley hanno messo in luce le enormi opportunità, ma anche i gravi rischi dell'intelligenza artificiale, dell'automazione e della robotizzazione. Raccogliere le prime e minimizzare queste ultime richiederà una nuova legislazione adatta a un mondo interconnesso a livello globale.

“Non ho fiducia nel fatto che l'attuale amministrazione americana guidata Trump possa proteggere i cittadini dai comportamenti fraudolenti delle aziende. Pertanto, questa responsabilità risiede saldamente in noi, nei membri direttamente eletti del Parlamento europeo.

“Avevamo un messaggio chiaro da consegnare a Facebook: non comprometteremo mai la protezione dei dati e la privacy dei cittadini dell'Ue. Con il GDPR, l'Ue ha dimostrato ancora una volta che noi siamo dei legislatori e che non ci facciamo dettare le norme da altri, quando si tratta di andare avanti con un'agenda legislativa ambiziosa e progressista. Le norme e i regolamenti dell'Ue devono e resteranno il gold standard in un mondo globalizzato”.

La vicepresidente del gruppo S & D responsabile per la lotta all'estremismo, Tanja Fajon aggiunge:

“La preoccupazione per la protezione dei dati e la privacy dei nostri cittadini deve essere al centro delle nostre politiche nell'era digitale. Dobbiamo lavorare insieme per trovare le migliori soluzioni possibili per le numerose sfide poste dalla digitalizzazione, dall'automazione, dallo sviluppo di nuove tecnologie e dalla rapida crescita dei social media.

“La popolarità e il successo di Facebook vanno di pari passo con la responsabilità verso i suoi utenti, ma anche verso la società in generale. Questo è il motivo per cui combattere le notizie false fornendo mezzi per rimuovere l'incitamento all'odio e contenuti inappropriati deve essere una delle sue priorità. Continueremo a seguire gli sviluppi per garantire che la protezione della privacy sia migliorata e che il suo uso improprio per fini politici sia impedito. I tentativi di indurre in errore o manipolare i cittadini non sono mai accettabili e dobbiamo essere estremamente vigili nei suoi confronti durante le elezioni europee”.