I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, insieme al Gruppo del PSE (Partito del socialismo europeo) al Comitato delle Regioni, stanno lanciando una nuova iniziativa che punta a creare una rete di città e regioni progressiste che promuovano lo sviluppo sostenibile e una giusta transizione per tutti. 

Mercoledì 10 aprile alle ore 14:00, al Comitato europeo delle Regioni (aula JDE52, 5° piano) si terrà una conferenza stampa alla quale parteciperanno: Constanze Krehl, coordinatore S&D del Comitato REGI; Catiuscia Marini, presidente del Gruppo PSE e della regione Umbria (Italia); Karl-Heinz Lambertz, presidente del Comitato europeo delle Regioni; Peter Kurz, sindaco di Mannheim (Germania) e membro del Gruppo PSE. 

In vista delle elezioni europee e del dibattito che si svilupperà attorno al futuro Piano finanziario pluriennale e ai Fondi europei, i due gruppi progressisti uniscono le forze per aumentare la propria capacità di pressione sulle istituzioni europee e i governi nazionali, affinché la politica di coesione sia il maggior strumento d’investimento per lo sviluppo sostenibile a livello locale. 

L’iniziativa è parte di una chiamata all’azione per un’Europa radicalmente nuova e diversa, fondata sul Rapporto della commissione indipendente per l’uguaglianza sostenibile, e fa seguito all’appello lanciato dai due gruppi il febbraio scorsoNessun luogo e nessun cittadino sia lasciato indietro. 

Constanze Krehl, eurodeputata S&D e portavoce del Gruppo per le politiche regionali, ha dichiarato: 

“La politica di coesione è uno strumento molto efficace per investire direttamente nelle regioni. Ci stiamo adoperando per ottenere un presupposto finanziario in grado di raggiungere tutte le regioni. Dobbiamo garantire che quanto costruito in questi anni attraverso la politica di coesione non sia messo a rischio dalle disuguaglianze crescenti o dalle divisioni interne all’Unione. 

“Che la politica di coesione sia concepita come strumento di solidarietà è un punto cruciale per il futuro d’Europa. Un euro su tre spesi dall’Unione è investito nelle regioni e nelle città europee. Sono soldi ben spesi, che sostengono importanti progetti locali per migliorare il benessere dei nostri cittadini. Noi Progressisti chiediamo che il presupposto finanziario per la politica di coesione rimanga quantomeno ai livelli attuali e che sia rimodulata per far fronte alle sfide della nostra epoca. 

Catiuscia Marini, presidente del Gruppo PSE al Comitato delle Regioni e della regione Umbria in Italia, ha aggiunto: 

“Le regioni e le città sono i nostri vettori del cambiamento in Europa. Nei nostri territori abbiamo trovato soluzioni concrete alle due maggiori sfide con le quali le nostre società si trovano a misurarsi: i cambiamenti climatici e l’aumento delle disuguaglianze. 

“Stiamo lanciando questa iniziativa per sgombrare il campo dalle incertezze sul maggior strumento d’investimento sul futuro dell’Unione europea. Vogliamo che la politica di coesione per il periodo 2021-2027 metta le città e le regioni nelle condizioni di costruire un’Europa sostenibile, affinché i nostri progetti per porre fine alla povertà, le azioni contro i cambiamenti climatici e le comunità sostenibili, siano tradotte in una realtà concreta e tangibile. Per questo, abbiamo bisogno di una rivoluzione dell’amministrazione economica dell’Unione, che coinvolga completamente le istituzione a livello locale e regionale, e assuma lo sviluppo sostenibile come architrave della propria azione. 

“L’Europa ha bisogno di uno sviluppo economico radicato a livello territoriale, che sia socialmente progressista e sostenibile in termini ambientali. I leader progressisti a livello regionale, nazionale ed europeo, sono gli unici in grado di proporre risposte coerenti per una giusta transizione che non lasci indietro nessuno. Con l’appello di oggi, vogliamo raccogliere tutte le forze disponibili e unire il nostro sforzo e le nostre competenze in materia di sostenibilità per cambiare il futuro d’Europa. 

Note agli editori:

 Il Gruppo S&D e il PSE, in febbraio hanno lanciato l’appello “Nessun luogo e nessun cittadino sia lasciato indietro”, disponibile in sei lingue. 
L’implementazione del 65% degli Obiettivi di sviluppo sostenibile è delegata alle regioni e alle città. 
Lo sviluppo sostenibile è un pilastro del Manifesto del Partito del socialismo europeo per le elezioni europee. 
Lo streaming della conferenza stampa sarà disponibile a questo link.