Il Parlamento europeo ha adottato oggi la Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali, dopo il via libera alla dichiarazione già dato dal Consiglio. Questo è il risultato dei negoziati che il Parlamento europeo ha condotto sotto la guida del negoziatore dei Socialisti e Democratici, Bernd Lange, con la Commissione europea e il Consiglio dell'UE.

Per il Gruppo S&D è stato molto importante definire i principi e i diritti etici che indirizzano l'approccio dell'UE verso molte questioni sociali ed etiche emergenti sollevate dalla trasformazione digitale.

Alex Agius Saliba, vicepresidente del gruppo S&D per un'Europa digitale forte per tutti, ha dichiarato:

“Con questa dichiarazione vogliamo definire e promuovere una visione comune europea dei diritti e dei principi digitali quale standard universale. Vogliamo che le persone conoscano i propri diritti e, cosa ancora più importante, vogliamo proteggerli e garantire che le tecnologie lavorino per il benessere dei cittadini. Vogliamo che tutti in Europa si sentano al sicuro e possano accedere senza problemi a una connettività e a servizi pubblici di alto livello, nonché a uno spazio digitale sicuro ed equo.

Vogliamo che la dichiarazione stabilisca che ciò che è illegale nel mondo reale, è illegale nel mondo virtuale, che rafforzi la protezione dei diritti degli utenti e che definisca chiaramente l'uso degli strumenti digitali sul lavoro, come il rispetto della salute fisica e mentale dei lavoratori e il diritto alla disconnessione. La tecnologia digitale dovrebbe essere al servizio e a beneficio di tutti i cittadini europei e metterli in condizione di perseguire le proprie aspirazioni.”

Bernd Lange, negoziatore del Parlamento europeo per la dichiarazione sui diritti digitali con la Commissione europea e il Consiglio, ha dichiarato:

“Molti cittadini europei non sanno che i diritti di cui godono offline valgono anche online. Questa dichiarazione può cambiare le carte in tavola in questo senso: definisce chiaramente quali sono i diritti dei cittadini nell'UE e quali sono i principi che ci guideranno in questa trasformazione digitale. Poiché i diritti dei lavoratori nell'ambiente digitale destano molte preoccupazioni, sono particolarmente lieto che il Parlamento europeo sia riuscito a rafforzare la parte relativa alle condizioni di lavoro giuste ed eque. Non c'è dubbio: i diritti fondamentali dei lavoratori nell'ambiente digitale devono essere rispettati. Inoltre, le tre istituzioni si impegnano a garantire un'istruzione e una formazione digitale di alta qualità, una connettività di alta qualità con accesso a Internet disponibile, un ambiente digitale in cui le persone siano protette da contenuti dannosi e la promozione di un comportamento aziendale sostenibile e responsabile lungo le catene del valore globali di prodotti e servizi digitali.

Mi auguro che la dichiarazione crei una maggiore consapevolezza sulle regole del mondo digitale e metta i cittadini in condizione di sfruttare appieno le opportunità che la transizione digitale porta con sé. Ha un grande potenziale per orientare la legislazione futura e dovrebbe diventare un documento di riferimento per il lavoro futuro dell’Unione su qualsiasi argomento digitale."

Note:

Secondo i dati più recenti, quasi il 40% dei cittadini dell’Unione europea non sa che i propri diritti in materia di privacy, libertà di espressione o non discriminazione si applicano non solo nel mondo reale, ma anche nel mondo virtuale. Allo stesso tempo, oltre l'80% dei cittadini europei ritiene utile che l'Unione europea definisca e promuova una visione europea comune dei diritti e dei principi digitali.

Il Gruppo S&D non solo approva la Dichiarazione sui diritti e i principi digitali, ma è anche in prima fila nel garantire il pieno rispetto di diritti fondamentali come la protezione dei dati, il diritto alla privacy, la non discriminazione e l'uguaglianza di genere, e di principi come la protezione dei consumatori, la neutralità tecnologica e della rete, l'affidabilità e l'inclusione. Per il Gruppo S&D è fondamentale rafforzare i diritti fondamentali dei lavoratori e garantire che ciò che è illegale offline sia illegale anche online.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Malta
Membro
Germania
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