Il Gruppo S&D ha dato la sua approvazione su come la Commissione europea ha speso il bilancio dell’UE nel 2022. Secondo i Socialisti e Democratici, l’UE ha superato con successo le molteplici sfide del 2022 attuando una risposta comune, principalmente attraverso il bilancio dell’UE. Queste sfide includono l’invasione russa in Ucraina e tutte le sue conseguenze per l’Europa, la ripresa economica in corso dalla pandemia di Covid-19 e l’escalation dei prezzi dell’energia iniziata prima della guerra in Ucraina.

Isabel García Muñoz, eurodeputata S&D e negoziatrice del Parlamento europeo in materia all’interno della commissione per il controllo dei bilanci, ha dichiarato:

“Una delle lezioni apprese dal 2022 è che le sfide che l’Unione europea deve affrontare sono così grandi che è possibile risolverle solo attraverso una risposta unitaria che tenga conto dei cittadini. Il bilancio annuale dell’UE è una risorsa limitata e dobbiamo usarla e proteggerla con saggezza per fornire servizi ai nostri cittadini e alle nostre imprese.”

“Un’altra lezione appresa: le spese effettuate dalla Commissione nel 2022, così come in ogni altro anno, hanno un impatto significativo sulla vita di ogni singolo cittadino europeo e dobbiamo combattere meglio le frodi che coinvolgono il denaro dell’UE. Inoltre, tutto ciò che mina la trasparenza e l’etica degli organi dell’UE mette a rischio la credibilità del progetto europeo. Questo è inaccettabile in qualsiasi momento, ma lo è ancora di più quando assistiamo all’ascesa del populismo e dell’estrema destra.

Oggi, anche il conservatore PPE, che dichiara che la sua famiglia politica aderisce al principio della tolleranza zero nei confronti del conflitto di interessi, sta sostenendo emendamenti che minano la nostra lotta per questo scopo. Il gruppo PPE non mette in pratica ciò che predica. In parole povere, questo gruppo dichiara di essere un forte sostenitore della trasparenza, dell’etica degli organi dell’UE e di tutto ciò che le nostre istituzioni devono ai cittadini. Nella pratica però si muove per indebolire le norme sul conflitto di interessi contenute nelle regole finanziarie dell’UE. Utilizza anche le istituzioni dell’UE per diffondere disinformazione sugli aiuti umanitari nelle zone di conflitto. Inoltre, oggi ci hanno criticato per la nostra posizione di principio nella plenaria del Parlamento europeo, definendola una «campagna politica a buon mercato». 

Vogliano essere molto chiari riguardo a questa accusa sollevata dal gruppo del PPE: la mancanza di trasparenza sulla nomina di Markus Pieper da parte del Presidente della Commissione non aumenta la fiducia nella Commissione europea e nella politica dell’UE in generale. Per questo il nostro gruppo ha appoggiato l’emendamento presentato in plenaria che chiede alla Commissione di riconsiderare la sua nomina a inviato speciale secondo una procedura che non possiamo qualificare come trasparente e basata esclusivamente sul merito.”

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