I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo salutano l’annuncio dell’accordo per limitare i danni e gli effetti negativi della Brexit. Sulla base degli aggiornamenti costanti provenienti dalla squadra di negoziatori Ue guidata da Michel Barnier, gli eurodeputati del Gruppo S&D accolgono la notizia con cauto ottimismo. Ora l’accordo sarà sottoposto al vaglio del Parlamento europeo che verificherà il rispetto di tutte delle linee rosse tracciate a protezione dei cittadini e a salvaguardia del processo di pace in Irlanda, dell’integrità del mercato unico e degli alti standard europei di protezione dei diritti sociali e del lavoro.

Iratxe García, presidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“La Brexit è un errore storico, ma abbiamo sempre rispettato la decisione del Regno Unito di uscire dall’Ue. Per il Gruppo S&D, questo processo è sempre stato una questione di limitazione dei danni. L’accordo di oggi pone un limite alle difficoltà per le imprese e i cittadini e getta le basi per relazioni future potenzialmente forti. Cosa più importante, a prescindere da qualche voce del Regno Unito che cavalca falsi miti, abbiamo scongiurato lo scenario di una Brexit senza accordo. Il tempo per i negoziati è stato limitato e ora l’accordo deve passare al vaglio del Parlamento europeo, ma nonostante il nostro impegno e la nostra disponibilità ciò potrà avvenire solo nella prima parte del 2021. Questa è una situazione unica, non c’è mai stato un accordo di questo tipo, né per la natura, né per la procedura. Quest’anno è stato tutto votato ad aiutare le persone a superare gli stravolgimenti di questi tempi difficili e noi continueremo con lo stesso spirito”.

Pedro Silva Pereira, rappresentante S&D sul Gruppo di coordinamento col Regno Unito, ha dichiarato:

“La Brexit è un’avventura onerosa per tutti, ma soprattutto per il Regno Unito. Per questo abbiamo chiesto dal principio un accordo ambizioso che evitasse qualsiasi frizione commerciale e prevedesse una cooperazione ad ampio spettro. Ora analizzeremo il risultati finale dei negoziati, ma dai nostri rapporti con la squadra dei negoziatori Ue, crediamo che quest’accordo meriti il nostro pieno sostegno solo se garantisce nuove relazioni fondate su un commercio equo, alti standard di garanzia contro il dumping sociale, ambientale e normativo, e la protezione delle nostre comunità di pesca. Grazie a Michel Barnier e la sua squadra, l’Ue è stata unita e ferma durante tutto il processo per garantire il rispetto delle linee rosse che avevamo tracciato a protezione dei diritti dei cittadini, degli interessi economici europei, del lavoro, e dei nostri alti standard sociali, ambientali e dei diritti dei lavoratori.

Kati Piri, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri e correlatrice sul voto per le future relazioni Ue-Regno Unito, ha dichiarato:

“Accogliamo quest’ottima notizia con la dovuta cautela, e aspettiamo di entrare più nel merito dell’accordo. Tuttavia, i negoziati hanno mostrato che il Regno Unito non comprende pienamente che una stretta relazione con l’Ue rappresenta un vantaggio per entrambi. Politica estera, sicurezza, difesa ed Erasmus sono solo alcune delle aree che pagheranno lo scotto di questo atteggiamento. Ci auguriamo che col nuovo partenariato vi sia la possibilità di aumentare la consapevolezza in questo senso. Ora però è il momento che la nostra Assemblea cominci a entrare nel dettaglio dell’intesa e proceda nell’iter di scrutinio e di voto che potrà avvenire solo nella prima parte del 2021. Dal momento che si avvierà il processo di scrutinio da parte del Parlamento europeo, è importante che si faccia pieno uso della Riserva di aggiustamento per la Brexit, per attutire gli sconvolgimenti che, pur in presenza di un accordo, molti Paesi, regioni e settori dovranno comunque affrontare. I fondi garantiscono una disponibilità fino a cinque miliardi di euro per sostenere i settori e gli stati membri maggiormente colpiti dagli effetti negativi imprevedibili della Brexit, nella fase di transizione al nuovo partenariato che inizierà col 1° gennaio 2021.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Membro
Portogallo