Oggi il Parlamento europeo ha finalmente preso una posizione forte a sostegno di una Missione Ricerca e Soccorso dell’UE, dopo che per anni il Gruppo S&D ha insistito per un approccio sostenibile, affidabile e permanente alle operazioni di ricerca e soccorso.

Il sostegno del Parlamento a una più incisiva azione dell’Unione arriva dopo il recente rovesciamento e affondamento di un peschereccio vicino alle coste della Grecia, con circa 750 persone a bordo. La perdita di diverse centinaia di vite in mare non è un incidente isolato, per questo i Socialisti e Democratici hanno insistito per aggiungere un dibattito e una relazione all’ordine del giorno della plenaria di questa settimana. Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dal 2014 sono 27.633 le persone disperse, presumibilmente morte, nel Mediterraneo. Solo quest’anno, 1.875 persone sono morte o disperse nel tentativo di raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo.

Il rapporto invita gli Stati membri a intensificare le operazioni di ricerca e soccorso proattive in collaborazione con Frontex e a garantire un numero sufficiente di navi e attrezzature per salvare vite umane. La Missione Ricerca e Soccorso dell’UE verrebbe attuata sia dalle autorità nazionali responsabili negli Stati membri che dagli organi di frontiera dell’UE.

Birgit Sippel, portavoce S&D per gli affari interni, ha dichiarato:

“La ricerca e il soccorso non sono una decisione politica arbitraria, al contrario: è nostro dovere morale e legale salvare le persone dall’annegamento. È inaccettabile che gli Stati membri si voltino ripetutamente dall’altra parte, come nel caso del recente disastro al largo delle coste greche, che rifiutino l’aiuto e che addirittura criminalizzino la società civile per la sua assistenza. Su iniziativa dei Socialisti e Democratici, oggi votiamo come Parlamento europeo in modo inequivocabile a favore del nostro impegno per la ricerca e il soccorso. Al centro di tutto questo c’è la nostra richiesta di una missione di ricerca e soccorso coordinata a livello europeo, che dovrebbe combinare le capacità degli Stati membri con il supporto di Frontex. Inoltre, le ONG devono essere autorizzate a svolgere missioni civili di ricerca e soccorso senza temere di essere criminalizzate. Con la risoluzione adottata oggi, inviamo un chiaro segnale che gli Stati membri e la Commissione devono assumersi pienamente le loro responsabilità legali e umanitarie.”

Domènec Ruiz Devesa, negoziatore S&D per la risoluzione sulla ricerca e il soccorso, ha dichiarato:

“Purtroppo, il recente naufragio in Grecia è stato l’ultimo di una lunga serie di tragedie prevedibili. Con questo dibattito e questa risoluzione, dobbiamo fare in modo che ciò che è accaduto a Pylos non si ripeta mai più nel Mediterraneo. È chiaro che la ricerca e il soccorso sono ora una questione urgente di responsabilità europea. Il modo migliore per sostenere gli Stati membri e salvare vite umane è lanciare una nuova Missione di ricerca e soccorso dell’UE, e questa è la priorità di questa relazione. Esiste l’obbligo umanitario di salvare vite in mare e questo non è un tema che dovrebbe dividere il Parlamento europeo in due linee politiche. Si tratta di un voto storico che significa che possiamo inviare un messaggio forte e unito al Consiglio: l’alto numero di morti nel Mediterraneo è inaccettabile e la mancanza di azione non è sostenibile.”

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Spagna
Coordinatrice
Germania