Ieri sera i ministri delle finanze Ue hanno raggiunto un accordo su un pacchetto da 540 miliardi di euro per far fronte alla crisi economica e sociale innescata dal COVID-19.

Questo pacchetto di misure emergenziali renderà disponibili le risorse economiche necessarie ai sistemi sanitari, migliorerà la prevenzione a livello degli stati membri attraversa il Meccanismo europeo di stabilità, sosterrà le imprese attraverso la Banca europea per gli investimenti, e proteggerà i lavoratori mediante lo SURE, il nuovo strumento temporaneo contro il rischio di disoccupazione di massa.

Iratxe García ha dichiarato:

“Tutti sappiamo ch i negoziati in questa fase sono particolarmente complessi e che tutti dobbiamo scendere a compromessi. Di là dei dettagli, ciò che ritengo positivo è che l’accordo raggiunto rappresenti un segnale di come l’Ue sia pronta ad affrontare il COVID-19 in una prospettiva solidaristica.

“Sfortunatamente, si profila davanti a noi una crisi dall’onda lunga e, pertanto, l’Ue deve dotarsi di una strategia di lungo periodo per rilanciare l’economia. Si tratta di uno shock di sistema senza precedenti che richiede misure robuste e innovative, nonché coraggio a livello politico.

“Noi Socialisti e Democratici stiamo lavorando con gli altri gruppi politici del Parlamento europeo a una risoluzione congiunta da adottare la settimana ventura, con la quale proporremo ulteriori misure alla Commissione europea e al Consiglio.

“Quando s’incontreranno i capi di Stato e di governo, si troveranno a decidere come finanziare il piano di ripresa su cui si è raggiunto l’accordo. Gli strumenti esistenti non saranno sufficienti: il programma di acquisti della Banca centrale europea, il Meccanismo europeo di stabilità e la Banca europea per gli investimenti possono fare molto, ma non basterà. Queste sono misure che vanno ad agire a livello nazionale, ma sono ancora lontane da una risposta europea condivisa e di sistema. Si rende necessario un Quadro finanziario pluriennale per i prossimi sette anni molto ambizioso, nuove risorse proprie dell’Unione e strumenti per mutualizzare il debito futuro come delle obbligazioni che finanzino la ripresa.

“Non possiamo che concepire il SURE come uno strumento temporaneo che sancisca la nascita di un sistema di garanzia della disoccupazione di lungo periodo, organico all’Unione europea”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna