Questo pomeriggio, la commissione affari esteri adotterà la propria relazione annuale sulla Turchia, confezionata dall’eurodeputato S&D Nacho Sanchez Amor. Nel testo di compromesso già approvato, il Parlamento europeo ha stabilito che ogni sviluppo deve fondarsi sulla condizionalità di un progresso nella situazione dei diritti umani e dello Stato di Diritto in Turchia.

Nacho Sanchez Amor, eurodeputato S&D e relatore permanente del Parlamento sulla Turchia, ha dichiarato:

“Questa è probabilmente la relazione più dura di sempre del Parlamento sulla Turchia, e non a caso; è la conseguenza del continuo arretramento in materia di diritti umani e Stato di Diritto, e il deterioramento delle relazioni Ue-Turchia, ai minimi storici negli ultimi mesi.

“Questa relazione manda un chiaro messaggio sia alla Turchia, sia alle istituzioni Ue, in particolare al Consiglio. Per il Parlamento i diritti e le libertà fondamentali non possono essere messi in attesa per gestire il resto delle nostre relazioni con la Turchia. La situazione rimane critica in questo senso e rappresenta il maggior ostacolo a qualsiasi agenda positiva si possa offrire alla Turchia.

“Con questa relazione intendiamo fare il punto delle molte ragioni di preoccupazione, dall’erosione dello spazio della società civile, al giro di vite su ogni voce critica compresi giornalisti e partiti di opposizione, dalla mancanza d’indipendenza della magistratura, al deplorevole ritiro dalla Convenzione di Instanbul. Tuttavia, la relazione apre anche a degli spiragli di miglioramento, al quale si potrebbe arrivare grazie alla dimostrazione concreta della Turchia della volontà di avviare delle riforme, finora solo dichiarata, a cominciare dal rispetto dei suoi impegni internazionali e delle sentenze della Corte europea dei Diritti dell’Uomo (ECHR). Di recente abbiamo visto un segnale positivo, col rilascio, lungamente atteso, di Ahmet Altan. Perché non rispettare e applicare le altre sentenze della Corte dei Diritti dell’Uomo, come quella sul caso di Osman Kavala e Selahattin Demirtas?

“Infine, la relazione vuole inviare un messaggio di sostegno e una dimostrazione d’impegno nei confronti della parte pro-democratica e pro-europea della società turca, e dei nostri partiti fratelli, il CHP e l’HDP. In un’epoca in cui si è parlato molto di seggi, io desidero sottolineare che i seggi che dovrebbero destare maggior preoccupazione, dovrebbero essere quelli strappati ai deputati e ai sindaci a cui è stato impedito di portare a termine il mandato ricevuto legittimamente in sede elettorale. Rilanciamo il nostro appello alle autorità turche affinché facciano decadere il processo con il quale intendono bandire l’HDP e consentano senza alcun impedimento la continuazione delle legittime attività dei partiti di opposizione.

“Lo spiacevole incidente diplomatico soprannominato ‘sofagate’, ha completamente messo in ombra il fatto che, dopo le pressioni del Parlamento e della società civile, i presidenti von der Leyen e Michel si siano riavvicinati negli interventi che hanno tenuto in Parlamento in merito ai diritti umani e lo Stato di Diritto nelle relazioni Ue-Turchia in seguito alla loro visita ad Ankara”.

Note:

Il risultato del voto finale in commissione affari esteri (AFET) sarà annunciato domani. La relazione sarà quindi adottata durante la plenaria di maggio.

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