Durante il dibattito in plenaria sulla crisi umanitaria che si sta consumando alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, la presidente del Gruppo S&D Iratxe García ha condannato categoricamente le proposte di utilizzare fondi Ue per costruire barriere fisiche ai confini esterni dell’Unione.

La leader S&D ha invece esortato gli stati membri ad adottare misure e sanzioni contro il regime di Lukashenko, a bandire le compagnie aeree coinvolte nelle operazioni del regime per il trasporto di migranti e a sostenere la Polonia nell’affrontare la crisi umanitaria.

La presidente del Gruppo S&D ha chiesto alle autorità polacche di consentire ai giornalisti di riportare i fatti e fare luce su quanto sta accadendo nell’area:

“L’uso strumentale e politico che il dittatore Lukashenko fa dei migranti non è solo disumano, ma persino criminale. Di fronte alla gravità della situazione, l’Unione europea deve restituire una risposta molto ferma e non possiamo permetterci alcuna ambiguità nella ricerca di una soluzione. Dobbiamo dire forte e chiaro che l’Unione europea non finanzierà mai la costruzione di muri. Abbiamo altri strumenti a disposizione per porre fine al dramma ai confini tra la Polonia e la Bielorussia.

“Il Consiglio deve applicare nuove sanzioni contro Lukashenko e il suo regime, comprese misure contro singoli individui e società, come ad esempio nei confronti delle compagnie aeree che hanno provveduto al trasferimento dei migranti dai Paesi terzi al territorio europeo, e si dovrà prevedere un adeguato piano finanziario per consentire alla Polonia di reagire alla crisi umanitaria. Di contro, il governo polacco deve garantire l’accesso delle agenzie delle Nazioni Unite, delle ONG e dei media affinché possano riportare ciò che avviene sul campo.

“Qualsiasi passo si decida di compiere e si ritenga appropriato, dovrà essere in linea con la legge Ue e il diritto internazionale, e rispettosa dei diritti umani. Il regime di Lukashenko non ci costringerà ad agire fuori dalle norme e dal diritto che lui invece continua a ignorare e rifiutare. I respingimenti automatici sono illegali e il diritto d’asilo deve prevalere in tutti i casi.

“Ieri è stato il 32° anniversario dalla Caduta del Muro di Berlino. Una pietra angolare della storia del nostro progetto d’integrazione che ci rammenta quanto i muri siano incapaci di alleviare la sofferenza. Mi rivolgo al presidente Michel e a Weber: non sprecate i vostri sforzi nella costruzione di muri che già in passato hanno mortificato e annientato la dignità umana in Europa”.

 

 

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