Oggi il Parlamento europeo ha assegnato l’importante Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero all’opposizione democratica in Bielorussia*, che sotto la guida delle coraggiose donne del Paese, negli ultimi quattro mesi ha portato avanti la protesta contro la dittatura, la violenza e la dura repressione messa in atto da Alyaksandr Lukashenka e contro le elezioni presidenziali farsa del 9 agosto scorso.

I Socialisti e Democratici si augurano che questo premio incoraggi i cittadini bielorussi a continuare la loro lotta per una Bielorussa libera e democratica, e allo stesso tempo aiuti a proteggerli dalla repressione e dalle ritorsioni senza precedenti del regime.

Kati Piri, vicepresidente S&D responsabile del Premio Sakharov, ha dichiarato:

“È stato davvero toccante oggi assistere alla consegna del Premio Sakharov 2020 a Sviatlana Tsikhanouskaya e Veranika Tsapkala nell’Aula del Parlamento europeo. Sin dal principio abbiamo promosso la loro candidatura a questo premio per mostrare la nostra solidarietà alla cittadinanza bielorussa nella lotta per i propri diritti fondamentali, la democrazia e la libertà, e in particolare per mettere in evidenza il ruolo di regia ricoperto dalla coraggiose donne del Paese nel cercare ardentemente il cambiamento in Bielorussia. Quando le donne scendono in piazza, è il momento in cui un dittatore deve cominciare a preoccuparsi seriamente. La leadership delle donne bielorusse è di grande ispirazione per il mondo. Con la loro visione, la loro forza e la loro determinazione, sono state capaci di riunire attorno a sé un Paese e dimostrare che dopo ventisei anni di buio, la Bielorussia può davvero cambiare.

“È chiaro che Lukashenka e il suo regime hanno perso qualsiasi legittimità. Il suo unico strumento è la violenza. Sono disgustata dal livello di brutalità utilizzata dalla polizia contro i cittadini bielorussi, solo per aver affermato i propri diritti e il proprio desiderio di libertà. Fino a oggi, più di 32.000 persone sono state detenute, vi sono più di 4.500 accuse di tortura, e un numero imprecisato di persone scomparse. L’Ue deve comminare sanzioni a tutti gli individui, le aziende di proprietà dello stato e agli oligarchi, che finanziano il regime e torturano i dimostranti pacifici. Inoltre, l’Ue deve attivarsi per fornire supporto finanziario, tecnico e politico ai cittadini bielorussi: hanno il diritto di decidere del loro futuro e noi non li lasceremo soli”.

Isabel Santos, eurodeputata S&D e portavoce S&D sui diritti umani, ha aggiunto:

“L’opposizione bielorussa merita questo premio per il suo coraggio, la sua determinazione, la sua saggezza e la lotta per la libertà e la democrazia nel suo Paese. Mi piacerebbe rivolgermi in particolare alle ragazze e alle giovani donne bielorusse e dire loro: non fermatevi, continuate a lottare per un futuro migliore per voi e le future generazioni. Dopo tre decenni di dittatura, state portando un’incredibile ventata di speranza per il cambiamento, ispirando tutti coloro che nel mondo anelano la libertà.

“L’Unione europea supporta la richiesta dei cittadini bielorussi per nuove elezioni, libere e giuste, inserite nella cornice degli standard internazionali e sotto l’osservazione degli organismi internazionali. Dobbiamo imporre ulteriori sanzioni contro il regime di Lukashenka, dirette anche alle compagnie vicine al regime. La sua dittatura oppressiva non è più tollerabile in Europa”.

Nota agli editori:

*L’opposizione democratica in Bielorussia è rappresentata dal Consiglio di coordinamento, che riunisce l’iniziativa delle donne coraggiose - tra cui la prima candidata d’opposizione Sviatlana Tsikhanouskaya, il Premio Nobel Svetlana Alexievich, la musicista e attivista politica Mayia Kalesnikava, e l’attivista politica Volha Kavalkova e Veranika Tsapkala - esponenti della società civile come Siarhei Dyleuski, il videoblogger e prigioniero politico Siarhei Tsikhanouski, il fondatore dell’organizzazione bielorussa per i diritti umani Viasna, Ales Bialiatski, Stsiapan Putsila, fondatore del canale Telegram NEXTA, e Mikola Statkevich, prigioniero politico e candidato alle elezioni presidenziali 2010.

Guarda il video: il Premio Sakharov per la Libertà di Pensiero 2020 assegnato all'opposizione bielorussa

 

 

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