Le elezioni di domenica in Serbia hanno portato un’altra vittoria al presidente di lungo corso, Aleksandar Vučić, e al suo partito SNS, ma le notizie fondate di brogli elettorali e le denunce di violenze senza precedenti sollevano serie preoccupazioni. 

I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo chiedono un’indagine indipendente su tutte le irregolarità segnalate ed esprimono il loro pieno sostegno alla popolazione serba che chiede giustizia, democrazia e un futuro europeo. 

Andreas Schieder, eurodeputato S&D e membro della missione di osservazione elettorale del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Ci congratuliamo con i cittadini serbi per la buona affluenza alle urne, superiore a quella delle precedenti elezioni, che dimostra chiaramente la determinazione a decidere del proprio futuro. È quindi davvero inquietante leggere notizie fondate su brogli e tentativi del regime di Vučić di influenzare i risultati.”

“La notizia di pullman di non residenti che vengono a votare a Belgrado è scioccante. Furto di voti, corruzione e concussione non devono essere ammessi in un mondo democratico. I serbi meritano giustizia e democrazia, non un falso processo elettorale con più violenza e polarizzazione. Tutte le irregolarità segnalate richiedono serie indagini.”

“Siamo estremamente preoccupati per le pressioni sugli elettori, per i discorsi di odio nella campagna elettorale, per le molestie ai giornalisti e alla società civile serba, per l’uso improprio delle risorse amministrative e per le possibili ingerenze e manipolazioni malevole russe o di altri paesi.”

“Siamo particolarmente preoccupati per le denunce di brogli a Belgrado, che potrebbero aver sottratto una vittoria all’opposizione. Siamo stati felici di vedere un’opposizione unita e forte nella campagna elettorale e contiamo sul fatto che continuino a lottare per la democrazia in Serbia dopo le elezioni.”

“Nonostante tutte le nostre preoccupazioni, speriamo ancora che la Serbia possa dimostrare un vero impegno nel suo percorso verso l’UE. Sosteniamo fortemente i cittadini serbi che chiedono giustizia, democrazia e un futuro europeo.”

“Ribadiamo inoltre la nostra ferma convinzione che, per consentire un futuro migliore ed europeo alla regione, l’UE debba interrompere la sua politica di accondiscendenza nei confronti di Vučić e garantire che la Serbia, in qualità di paese più grande della regione, si assuma pienamente la propria responsabilità per la stabilità e la pace nei Balcani occidentali.”

“Questa responsabilità deve essere dimostrata attraverso azioni concrete, come il pieno rispetto degli accordi raggiunti nel dialogo facilitato dall’UE tra Belgrado e Pristina, senza ulteriori ritardi o precondizioni.”

Eurodeputati coinvolti
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Austria
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