Il Gruppo S&D al Parlamento europeo voterà a favore delle relazioni che chiedono accesso concreto alla giustizia per i cittadini europei e un sistema efficace di protezione della proprietà intellettuale nel campo dell’intelligenza artificiale.

Durante un dibattito aperto, oggi i deputati del Gruppo S&D sosterranno la definizione di regole chiare e forme di risarcimento, come parti di un sistema di responsabilità civile per l’AI. All’ordine del giorno vi sono anche i diritti di proprietà intellettuale e il Gruppo S&D auspica un sistema che promuova l’innovazione e al tempo stesso salvaguardi i diritti d’inventori e creatori. Il voto finale si terrà martedì.

Evelyne Gebhardt, relatrice ombra S&D su un sistema di responsabilità civile per l’AI, ha dichiarato:

“Con un sistema di responsabilità civile per l’intelligenza artificiale, vogliamo rassicurare gli europei e dimostrare loro che possono fidarsi delle nuove tecnologie. Laddove però emergano situazioni lesive per il cittadino, vogliamo garantire giuste forme di risarcimento e un accesso concreto e rapido alla giustizia per i cittadini e i consumatori in tutta Europa. Con l’affermazione delle nuove tecnologie digitali, che implicano anche nuovi tipi di danni e conseguenze possibili, il nostro gruppo politico si è battuto energicamente perché fossero contemplati anche i danni immateriali causati da tecnologie di AI. Per esempio, vogliamo garanzie risarcitorie in caso di azioni lesive del diritto alla personalità, causate da discriminazione per motivi di natura sessuale, sanitaria, etnica e di credo.

“Ci siamo spesi affinché la posizione del Parlamento includesse un regime di responsabilità per i danni causati da tecnologie AI ad alto rischio e un rovesciamento dell’onere della prova a beneficio della parte lesa, per danni derivanti da applicazione AI a basso rischio. Per un utente medio è impossibile stabilire un nesso di causa ed effetto in caso di danni provocati da tecnologie di AI. Non vogliamo che i consumatori siano tenuti a provare che il danno recatogli sia dipeso da una falla della tecnologia. Per questo, la responsabilità deve essere stabilità sulla base del controllo che le parti coinvolte hanno sulle operazioni, assegnando la responsabilità primaria a produttori e sviluppatori. Attraverso la definizione di regole chiare per i reclami contro gli operatori sui sistemi di AI, vogliamo chiudere ogni possibile scappatoia legale, affinché la protezione dei cittadini in materia di AI sia a tenuta stagna.

Tiemo Wölken, coordinatore S&D in commissione JURI e relatore ombra sui diritti di proprietà intellettuale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ha aggiunto:

“Se l’Ue vuole essere un leader in AI, dobbiamo dotarci di un regime efficace di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, per promuovere innovazione e condivisione dei dati, e allo stesso tempo salvaguardare la creatività e l’invenzione umana. Sviluppiamo continuamente tecnologie e lavori creativi con l’assistenza dell’AI, ma non è diverso se un’iniziativa creativa è generata autonomamente dall’AI. Tenendo questo bene in mente, vogliamo garantire che i diritti di proprietà intellettuale dei creatori siano integralmente protetti e sia rispettato un principio di originalità della creazione umana. Il ruolo dei dati è altrettanto cruciale per favorire lo sviluppo e la diffusione dell’AI in Europa, motivo per il quale riteniamo che debbano essere condivisi e accessibili, non di proprietà, per garantire che la tecnologia possa svilupparsi andando oltre un pugno ristretto di giganti del digitale e del tech. Il sistema di proprietà intellettuale dell’Ue dovrebbe riuscire a difendere tutti questi interessi”.

Tra i prodotti del dibattito in plenaria sull’intelligenza artificiale, c’è anche una relazione legislativa curata dal relatore S&D Ibán Garcia Blanco sugli standard etici vincolanti. Il voto finale sulla cornice etica per l’intelligenza artificiale si terrà martedì.

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Germania