Grazie al lavoro incessante del Gruppo S&D il Parlamento europeo domani pone all’ordine del giorno l’approvazione del CBAM, il Meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera (Carbon Border Adjustment Mechanism), che si tradurrà in uno strumento cruciale per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% dentro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, così come stabilito dal Pacchetto Fit fo 55 e dalla legge europea sul clima, misure con le quali si punta a fare dell’Europa il primo continente a neutralità carbonica entro il 2050.

In seguito al voto controverso nella scorsa sessione plenaria di Strasburgo, siamo riusciti a raggiungere un importante compromesso all’interno dell’Assemblea che intercetta le nostre maggiori priorità: abbiamo esteso la portata del testo anche ai prodotti chimici, all’idrogeno e ai polimeri. Il CBAM entrerà in vigore nel 2027 e nel 2032 si dovrà arrivare all’eliminazione delle quote di carbonio gratuite.

Mohammed Chahim, eurodeputato vicepresidente S&D e relatore sul CBAM, ha dichiarato:

“Domani il Parlamento europeo appoggerà il Meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera, l’unico strumento del pacchetto Fit  for 55 in grado d’incentivare i nostri partner commerciali a decarbonizzare. Abbiamo compiuto un passo importante verso il consolidamento della posizione dell’Europarlamento per un CBAM a prova di futuro.

“Il semplice ma poderoso principio che ha ispirato il nostro lavoro si può sintetizzare così: non importa dove il carbonio sia prodotto, chi inquina deve pagare. Pagare per le emissioni di CO2 ora diverrà uno dei principi per far entrare i propri prodotti nel mercato unico europeo.

“Grazie al CBAM quindi, l’Ue finalmente disporrà di uno strumento per incentivare una produzione pulita in tutto il mondo. Questo consentirà anche di ottenere condizioni più equilibrate tra gli attori, ai quali si applicherà lo stesso prezzo della CO2 sui prodotti importati già applicato ai produttori europei, evitando così la concorrenza sleale tra le industrie Ue e non-Ue. Siamo lieti che l’Europarlamento abbia raggiunto una sintesi per inaugurare il CBAM nel 2027 e porre fine alle concessioni di quote gratuite nel 2032.

Questo ci consente di applicare un prezzo del carbonio che renda il nostro Sistema di scambio delle emissioni adeguato e che premia i più virtuosi. Dobbiamo cominciare a produrre in modo sostenibile e pulito, in Europa come altrove.

“Ora la partita si sposta al negoziato col Consiglio. Continueremo a batterci perché il CBAM e l’intero pacchetto Fit for 55 siano all’altezza delle nostre ambizioni climatiche.

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