Per dare seguito all’accordo OCSE sull’aliquota fiscale minima per le imprese, l’Ue ora deve garantire una rapida e ambiziosa implementazione. Si riteneva che i ministri Ue adottassero l’accordo domani, ma secondo quanto riportato dai media vi sarebbe l’intenzione di rinviarne l’implementazione a dicembre 2023.

I Socialisti e Democratici sono stati e sono la forza trainante del Parlamento europeo sul tema di un’aliquota minima effettiva e la giustizia fiscale. La relazione di Aurore Lalucq, che definisce la posizione del Parlamento sull’implementazione dell’aliquota fiscale minima per le imprese, sarà pubblicata mercoledì. La relazione chiede maggior flessibilità per quanto riguarda l’aliquota e la soglia, un limite di tempo per lo scorporo, salvaguardie per l’imposta complementare domestica e una clausola di revisione a cinque anni.

Aurore Lalucq, eurodeputata S&D e portavoce del Gruppo in materia di fisco, nonché negoziatrice del Parlamento sull’aliquota fiscale minima per le imprese, ha dichiarato:

“Chiediamo ai ministri delle finanze Ue di trovare una sintesi su regole ambiziose per tradurre in realtà l’aliquota fiscale minima in tempi rapidi. Rinviarne l’implementazione a dicembre 2023 è semplicemente fuori discussione. Non dobbiamo perdere altro tempo per la giustizia fiscale. L’Europa dia l’esempio.

“Certo, il 15% è meglio dello 0% attuale, ma chiediamo al Consiglio di essere flessibile per il futuro su aliquote più ambiziose e sulla soglia d’applicazione”.

Biljana Borzan, eurodeputata e vicepresidente S&D per gli affari economici, ha dichiarato:

“L’accordo sull’aliquota fiscale minima è storico. Ora noi dobbiamo farne un punto di svolta per metter in ordine il nostro sistema fiscale. Oggi gli stati possono assumere condotte aggressive tra loro con la pratica del dumping fiscale, mentre le grandi aziende e gli individui più facoltosi vanno alla ricerca del miglior offerente. Un’aliquota minima del 15% restituirebbe 48 miliardi di euro di gettito aggiuntivo, risorse fiscali essenziali. Un’aliquota complementare interna porterebbe miliardi di euro di altre risorse nelle casse pubbliche. Le nuove regole devono rispondere anche a un’esigenza di giustizia dei contribuenti che vivono del proprio lavoro e delle piccole attività, che versano ogni centesimo di quanto dovuto al fisco”.

Note:

Il 22 dicembre 2021 la Commissione propose una direttiva su un’aliquota fiscale minima per le attività globali delle grandi multinazionali. La proposta fu raccolta dall’OCSE, sotto la cui ala si raggiunse l’accordo per un’aliquota del 15% per le multinazionali con più di 750 milioni di fatturato annuo. Il Parlamento europeo si allineò nell’ambito della procedura del consenso.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Vicepresidente
Croazia
Coordinatrice
Francia
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