I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo oggi hanno fermamente criticato la Commissione europea per aver rinviato la propria proposta per le nuove risorse del bilancio Ue, dalla primavera di quest’anno all’autunno. S&D ritiene che questa sia una violazione dell’accordo interisitituzionale tra il Parlamento e la Commissione e lanci un messaggio negativo ai partner internazionali e agli altri attori. Le critiche sono emerse durante un confronto con il Commissario per il bilancio e l’amministrazione Johannes Hahn in commissione bilancio del Parlamento europeo.

S&D ha ribadito che il dibattito e le decisioni sul tema delle risorse proprie dell’Unione non possono dipendere dalle azioni o dall’inerzia degli altri attori internazionali. Noi Socialisti e Democratici abbiamo rammentato al commissario Hahn il primo vero obiettivo, il più importante, vale a dire disporre di risorse proprie per finanziare il bilancio Ue e le essenziali iniziative  di ripresa come il Next Generation EU.

Eider Gardiazabale Rubial, portavoce S&D in commissione bilancio del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“È stata l’Unione europea e non certo qualcun altro ad avviare il dibattito globale sulla necessità di un accordo in materia di fisco e tasse. Ha piena facoltà di seguire diverse strategie su come condurlo, ma l’accordo interistituzionale tra la Commissione europea e il Parlamento europeo era molto chiaro in merito ed è un peccato che la Commissione abbia deciso d’infrangerlo unilateralmente.

Siamo molto scettici sull’utilità della decisione di rinviare la proposta per le risorse proprie. Abbiamo bisogno di sapere cosa la Commissione intende fare nel caso non si raggiunga un accordo internazionale sul tema delle tasse globali in ottobre, nonostante i segnali incoraggianti che provengono dal G20. Dobbiamo ricordare che lo scopo principale dell’idea di nuove risorse proprie è finanziare il bilancio Ue e Next Generation EU, ma quest’obiettivo non può essere ostaggio di un dibattito internazionale più ampio in cui l’Ue è chiamata solo a partecipare”.

Elisabetta Gualmini, negoziatrice S&D sulle risorse proprie per il bilancio Ue ha aggiunto:

“Noi Socialisti e Democratici al Parlamento europeo siamo molto preoccupati per la decisione unilaterale della Commissione di un paio di mesi fa. Il rinvio della proposta sulle risorse proprie dell’Ue potrebbe essere usato in futuro da alcuni stati membri nel Consiglio come precedente negativo per opporsi a un nuovo pacchetto di risorse proprie Ue. Da questo punto di vista è essenziale che la Commissione europea abbia un piano B nella peggiore delle ipotesi: non possiamo aspettare in eterno azioni che sono necessarie subito per ripagare i costi e gli interessi nel Next Generation EU.

Abbiamo bisogno di più chiarezza sul metodo di finanziamento del Fondo sociale Ue per il clima, senza dubbio un’idea positiva e innovativa per attutire le conseguenze sociali della transizione verde nell’Ue. Il fondo è di circa 72 miliardi di euro, ma sembra che possa diventare realtà solo  se riusciamo a creare un nuovo pacchetto di risorse proprie per il bilancio Ue. A riguardo abbiamo bisogno di una strategia completa e ampia dalla Commissione. È inaccettabile che i fondi e i programmi Ue siano in competizione fra loro e attingano risorse gli uni dagli altri nel processo di negoziato; sono tutti ugualmente importanti per i nostri cittadini e la ripresa dell’economia europea”.

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