Oggi il Parlamento europeo ha in programma la discussione e domani l’approvazione della relazione di Aurore Lalucq con la quale si chiede l’istituzione e una rapida implementazione di un’aliquota di tassazione minima effettiva per le imprese multinazionali, che concretizzi l’accordo OCSE del 2021. Nell’ultimo recente incontro, i ministri dell’Economia e delle Finanze non sono riusciti a trovare una sintesi a causa della Polonia, unico stato membro a tenere fermo l’accordo.

Da anni i Socialisti e Democratici guidano il lavoro del Parlamento europeo per una maggior giustizia fiscale e un’aliquota minima effettiva di tassazione delle società. L’adozione della relazione è un risultato particolarmente significativo e importante. Sotto la spinta del Gruppo S&D il Parlamento europeo, per la prima volta, nel marzo 2021 appoggiò la nostra annosa richiesta di un’aliquota di tassazione effettiva delle società.

Nell’ottobre 2021, nel Quadro inclusivo OCSE/G20 sui BEPS, 137 Paesi raggiunsero uno storico accordo per l’introduzione di un’aliquota di tassazione minima effettiva del 15%, che per la prima volta fissava una soglia minima alla competizione fiscale tra gli stati. Quest’accordo ora deve essere trasposto in legge Ue e l’adozione dipende unicamente dal Consiglio. La relazione di Aurore Lalucq migliora la proposta della Commissione sotto diversi punti di vista. In primis aggiungendo una robusta clausola di revisione dopo cinque anni e, in secondo luogo, conferendo alla Commissione la facoltà di adottare atti delegati in diverse aree ritenute opportune, per renderle a prova di futuro. La relazione introduce anche salvaguardie addizionali come una clausola antielusione.

Aurore Lalucq, portavoce S&D in materia fiscale e relatrice del Parlamento europeo sull’aliquota di tassazione minima effettiva per le multinazionali, ha dichiarato:

“Chiediamo alla Polonia di sbloccare il progetto dell’aliquota minima di tassazione effettiva in Consiglio. Il governo polacco lo scorso ottobre firmò l’accordo OCSE per introdurre un’aliquota di tassazione minima effettiva per le società, accanto a 136 stati. Questo momento rappresentò una vittoria storica nella lotta per la giustizia fiscale, poiché l’accordo porrà fine alla corsa al ribasso delle aliquote fiscali tra gli stati. Oggi i Paesi possono competere anche in modo aggressivo fra loro per offrire l’aliquota fiscale più bassa. Questo scarico di responsabilità costa dai 160 ai 190 miliardi di euro all’anno. Un’aliquota di tassazione minima effettiva delle società si ritiene possa portare 48 miliardi di euro aggiuntivi di gettito fiscale all’Ue. Le grandi multinazionali che oggi vanno alla ricerca del miglior offerente in termini di aliquota fiscale, sfruttano le scappatoie legali o aggirano il pagamento delle imposte, dovranno pagare la propria giusta quota di tasse. Dobbiamo tradurre in realtà quest’imposta, trasporla in una legge europea valida in tutta Europa senza ulteriori ritardi o esitazioni. Gli europei vogliono giustizia fiscale e la vogliono ora”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Francia
Contatto/i stampa S&D