Le raccomandazioni della Commissione europea sul sistema del reddito minimo in Europa, attese per mercoledì, non sono sufficienti per contrastare la crisi sociale. Si deve fare di più per aiutare gli europei in tempi di crisi sociale dettata dall’impennata dei costi della vita.
Pedro Marques, eurodeputato S&D e vicepresidente S&D responsabile per un’Europa sociale, ha dichiarato:
“La giustizia sociale in Europa è sempre stata la nostra priorità e dall’inizio della guerra russa in Ucraina abbiamo chiesto ripetutamente un’azione decisa e robusta per proteggere gli europei dall’impatto socioeconomico della guerra.
“Un sistema ambizioso di reddito minimo in Europa è parte indispensabile di quest’azione, così come una strategia anti-povertà, un rafforzamento dello SURE* progettato durante la pandemia per proteggere i lavoratori e il lavoro, e un Fondo di ripresa e resilienza permanente.
Agnes Jongerius, eurodeputata S&D e portavoce in materia d’occupazione, ha commentato:
“Dopo esser riusciti a inserire nella legge Ue un sistema europeo di salario minimo, dobbiamo essere ambiziosi anche per quanto riguarda il tema del reddito minimo.** Le raccomandazioni non bastano e non aiutano gli europei che faticano a pagare le bollette. Abbiamo bisogno di un sistema di reddito minimo vincolante e ne abbiamo bisogno subito.
“Questo è ciò che chiedono i cittadini interpellati su cosa si aspettino dall’Europa. Vogliono salari e condizioni di lavoro dignitose, un reddito minimo, diritti per i bambini e i giovani, maggior dialogo sociale e contrattazione collettiva, abitazioni alla portata delle proprie tasche, servizi di cura e assistenza, parità di genere”.
Note:
*Lo strumento europeo di sostegno temporaneo contro la disoccupazione in periodi di emergenza.
**I sistemi di reddito minimo forniscono sostegno finanziario e/o materiale a famiglie e individui in stato di necessità. Possono essere importanti strumenti sociopolitici di lotta alla povertà se ben calibrati. Spesso descritti come ultima ratio della protezione sociale. Di norma il sostegno è calibrato in funzione di alcuni criteri come la cittadinanza o una verifica del reddito delle persone. Non vanno confusi con il salario minimo dei lavoratori o considerati un reddito minimo di base per tutti i cittadini.
