I Socialisti e Democratici vogliono sapere quali siano i piani della Commissione per porre fine alla dipendenza energetica dell’Ue e avere un mercato energetico funzionale nell’Unione. Per la settimana prossima, S&D si aspetta dalla Commissione la presentazione di azioni robuste e concrete. Il Gruppo S&D ha cominciato anche l’interrogazione orale adottata oggi dalla commissione industria, ricerca ed energia (ITRE), che sarà poi intavolata dalla commissione ITRE stessa, per l’adozione in tempi brevi di una legislazione che imponga livelli minimi obbligatori di stoccaggio del gas in tutti gli stati membri.

Mohammed Chahim, eurodeputato e vicepresidente S&D responsabile degli aspetti energetici del Green Deal, ha dichiarato:

“Non possiamo aspettare fino all’inverno prossimo. La guerra in Ucraina c’impone di avere un piano molto chiaro su come diversificare le nostre risorse energetiche e ci spinge ad agire più rapidamente per tradurre in realtà il Green Deal. Il tema degli alti prezzi dell’energia ha colpito le famiglie europee, soprattutto le più vulnerabili come quelle a basso reddito. Molte piccole e medie imprese hanno dovuto spegnere le insegne e lottano per sopravvivere. Le grandi compagnie hanno seri problemi sui mercati mondiali in termini di competitività dei loro prodotti.

“Il nostro Gruppo chiede da tempo un approccio europeo comune e in plenaria ci aspettiamo delle risposte, anche sul tema dei tentativi di manipolazione del mercato o false speculazioni sulle forniture di energia. La Commissione è ben oltre il tempo massimo per le bozze e le strategie, ora è il tempo di agire”.

Dan Nica, eurodeputato S&D e portavoce del Gruppo nella commissione parlamentare su industria, energia e ricerca, ha commentato:

“Mi spiace doverlo dire, ma non è stata l’invasione russa all’Ucraina a fare chiarezza sulla nostra dipendenza e vulnerabilità energetica; era già chiaro da tempo e abbiamo deciso di chiudere gli occhi. Certamente ci dimostra quanto sia pericoloso contare solo su pochi e inaffidabili fornitori di energia, per non parlare delle accuse di manipolazioni del mercato; è un sistema di mercato fallace e dobbiamo porvi rimedio. Il nostro Gruppo chiede difende l’idea di un livello minimo obbligatorio di stoccaggio del gas e riserve comunitarie strategiche a livello Ue per proteggerci dalla volatilità dei prezzi dell’energia. Cosa diremo ai nostri cittadini se il prossimo autunno le riserve di gas saranno scarse, i prezzi dell’energia stroncheranno molte imprese e diverranno insostenibili per le famiglie? All’inizio della cattiva stagione la stanghetta del livello del gas nell’Ue segnava solo il 75%; ora è sceso al 28% ed è previsto scenda al 18%. Sono molto preoccupato, perché credo che arriveremo alla fine dell’inverno con riserve di gas completamente esaurite. Il nostro Gruppo si aspetta una roadmap molto precisa per trovare soluzioni alla nostra dipendenza energetica, anche nei confronti della Russia.

“Ciò significa che dobbiamo immediatamente cominciare a costruire le infrastrutture necessarie e garantire che gli stati membri siano quanto più possibile interconnessi per avere una distribuzione efficiente dell’energia in tutta l’Ue. Ma questo è solo una parte del discorso per porre fine alle nostra dipendenza energetica. Dobbiamo agire più rapidamente per ottenere più energia da fonti rinnovabili, per rafforzare il mix energetico dell’Ue e la transizione ecologica. Dobbiamo andare fino in fondo per garantirci un mercato dell’energia pienamente funzionale e resiliente nell’Unione europea”.

Eurodeputati coinvolti
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Paesi Bassi
Capo delegazione
Coordinatore
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