Sotto la guida dei Socialisti e Democratici, il Parlamento europeo ha in programma di adottare una proposta di miglior trasparenza e criteri più stringenti per la lista Ue dei paradisi fiscali da adottare entro fine 2021, come prima risoluzione della neo istituita subcommissione in materia fiscale.

Pedro Marques, eurodeputato S&D e coordinatore del Gruppo in materia di fisco, ha dichiarato:

“I criteri d’individuazione dei paradisi fiscali da inserire nella lista nera Ue sono inadeguati. È inaccettabile che Svizzera, Hong Kong e Jersey non siano mai stati contemplati nella lista, e che l’anno scorso, con una decisione che ha lasciato tutti di stucco, uno dei paradisi fiscali per eccellenza come le Isole Cayman, ne sia stato escluso. Noi desideriamo che la lista Ue dei paradisi fiscali diventi uno strumento incisivo per proteggerci dal dumping fiscale. Sulla scia della Brexit, dobbiamo essere particolarmente vigili sull’equilibrio e la parità di condizioni.

“Per rendere la lista Ue dei paradisi fiscali uno strumento efficace, dobbiamo prevedere indicatori economici più puntuali, come un’aliquota minima effettiva di tassazione. In primo luogo, il Gruppo S&D ritiene che un’aliquota minima effettiva porrebbe un limite alla competizione fiscale e alle corse al ribasso tra i regimi fiscali particolarmente aggressivi, e avrebbe senso inserire automaticamente i Paesi con aliquote fiscali zero nella lista dei paradisi fiscali. In secondo luogo, la trasparenza dell’intera procedura va migliorata. Al momento, il Gruppo codice di condotta, che ha il compito di osservare i paradisi fiscali, si riunisce a porte chiuse con scarsa trasparenza e scrutinio pubblico. Noi chiediamo un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo nell’intero processo di valutazione, per garantire uno scrutinio adeguato e trasparente. Infine, a partire da questo momento, il Regno Unito e i suoi territori offshore andrebbero monitorati attraverso la lente dei criteri previsti per la lista nera dei paradisi fiscali, per essere certi di non trovarci con una ‘Singapore sul Tamigi’ a una manciata di chilometri dai nostri confini. Un regime fiscale aggressivo comprometterebbe irrimediabilmente l’equilibrio delle posizioni tra l’Ue e il Regno Unito, e di conseguenza le future relazioni”.

Paul Tang, eurodeputato S&D, autore della risoluzione e presidente della subcommissione sul fisco, ha aggiunto:

“Nella compilazione della lista dei paradisi fiscali, gli stati membri hanno dimenticato un aspetto: i paradisi fiscali effettivi. I Paesi sulla lista totalizzano a malapena il 2% del gettito fiscale perso e le cose non stanno andando meglio, semmai peggio. Grandi paradisi fiscali come le Bahamas, le Isole Vergini Britanniche e ora le Isole Cayman, sono stati estromessi dalla lista. Gli stati membri stanno facendo un buco nell’acqua agli occhi dei propri cittadini, il che si traduce in perdite per più di 140 miliardi di euro annui. Ora più che mai dobbiamo recuperare ogni singolo euro, per investire in sanità e costruire un futuro sostenibile per i nostri giovani attraverso il rilancio dell’economia. Se altri Paesi non riescono a tassare le imprese europee, i governi Ue, in ultima battuta, dovrebbero essere nella posizione di riscuotere quelle imposte. Con la nostra proposta, la lista Ue dei paradisi fiscali potrebbe diventare davvero uno strumento potente per combattere gli abusi e i crimini fiscali. Chiediamo quindi alla Commissione e al Consiglio di unirsi ai nostri sforzi per dare una vera giustizia fiscale ai nostri cittadini.

“Ma l’Ue sarà leader credibile e autorevole nella lotta per la giustizia fiscale, solo se sarà capace di mettere ordine anzitutto in casa propria. Per questa ragione, i Paesi Ue devono essere soggetti alle stesse norme e agli stessi criteri che intendiamo imporre a Paesi terzi. In questa risoluzione, il Parlamento s’impegna a osservare e valutare tutti i Paesi responsabili di elusione fiscale. Il messaggio ai paradisi fiscali dentro e fuori l’Ue è chiaro: il Parlamento sta venendo a cercarvi”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Portogallo
Membro
Paesi Bassi
Contatto/i stampa S&D