Oggi, il Gruppo S&D e alcuni deputati di altri schieramenti, hanno firmato una lettera congiunta alla presidente della Commissione von der Leyen, con la quale chiedono di rigettare il Piano di ripresa e resilienza ungherese (RRP) perché lo Stato di Diritto nel Paese è ancora sotto attacco. Secondo quanto descritto dagli europarlamentari, la selezione e la distribuzione territoriale delle misure inserite nel piano potrebbero produrre favoritismi, nepotismi, frodi e corruzione.

La lettera alla presidente della Commissione è il risultato del lavoro unitario del Gruppo S&D, e dei deputati e rappresentanti di altri gruppi politici del Parlamento europeo, tutti seriamente preoccupati per la situazione in Ungheria e per l’atteggiamento di spregio dei valori fondamentali Ue e degli interessi economici dei cittadini ungheresi e dei cittadini Ue, del governo Orbán.

Eider Gardiazabal, eurodeputata S&D e portavoce in materia di bilancio, ha dichiarato:

“Questa non è una lettera contro la gente ungherese, non conta ciò che possa dirne la propaganda di Orbán. Siamo profondamente preoccupati dal degrado dello Stato di Diritto nel Paese da quando Fidesz ne ha assunto il governo. Negli ultimi dieci anni, c’è stato un regresso allarmante dell’indipendenza della magistratura e nella lotta alla corruzione. Anche il processo decisionale e la concorrenza negli appalti pubblici pongono una serie di questioni e d’interrogativi. Come diciamo nella nostra lettera alla Signora von der Leyen, il rispetto dello Stato di Diritto e una sana gestione finanziaria sono elementi chiave per il successo della ripresa in Europa. I cittadini devono ricevere rassicurazioni e garanzie che i soldi dei contribuenti saranno investiti appropriatamente e non utilizzati per minare le fondamenta dell’Ue. Il Piano di ripresa e resilienza presentato dal governo di Budapest non rispecchia questo approccio e va rigettato”.

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