Appena rientrati dal COP25 di Madrid, dove si sono confrontati con esperti e rappresentanti della società civile, i Socialisti e Democratici hanno dato il loro benvenuto al Green Deal europeo, presentato questo pomeriggio nell’ambito della sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo. L’impegno in un percorso verso un modello ecologico, sociale ed economicamente sostenibile, rappresentava la premessa fondamentale dell’appoggio del Gruppo dei Socialisti e Democratici alla nuova presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e sarà guidato dal vicepresidente esecutivo Frans Timmermans.

Iratxe García, leader S&D, ha dichiarato:

“Undici giorni dall’insediamento e dall’entrata nel pieno delle proprie funzioni della nuova Commissione europea e, grazie a Frans Timmermans, abbiamo già un piano per trasformare l’Unione europea in una società più prospera e giusta, capace di rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici. Quest’iniziativa rappresenta un cambio paradigmatico per consegnare al passato i combustibili fossili e raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.                                   

“Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono il faro di questa trasformazione, affinché sia superato un modello economico che promuove l’avidità, lo spreco e l’esaurimento delle risorse, a favore di nuovo modello che coniughi lo sviluppo e il progresso umano con il benessere e la salute del pianeta. Questo cambio di paradigma deve poggiare su tre importanti pilastri: l’azione per il clima verso la neutralità dal carbonio, che comprende anche la prima legge europea per il clima; delle solide misure sociali per garantire una giusta transizione e ridurre le disuguaglianze; un impulso economico di circa 260 miliardi di euro all’anno, necessari a compiere investimenti sostenibili.

La vicepresidente S&D responsabile per il Green Deal europeo, Miriam Dalli, ha dichiarato:

“È tempo d’agire. Azioni audaci e sociali, obiettivi vincolanti. Il Green Deal europeo deve essere la rivoluzione industriale che coniuga diritti sociali, diritti dei lavoratori, sostenibilità e competitività delle industrie. Se vogliamo essere seri e credibili, dobbiamo porci obiettivi vincolanti mettere in atto misure conseguenti, sia a livello europeo, sia a livello nazionale degli stati membri.                                                                                                                                                              

“Nessuno deve essere lasciato indietro e nessuna industria deve nascondersi dietro l’alibi dei meccanismi internazionali per procrastinare ulteriormente azioni diventate imprescindibili. Tutti i settori devono apportare il loro contributo. Le sovvenzioni per i combustibili fossili devono terminare ed essere eliminate. Dobbiamo invece implementare le politiche a favore degli investimenti diretti in tecnologie più pulite in ogni campo. Entro il 2030 dobbiamo raggiungere una riduzione delle emissioni da biossido di carbonio del 55%, che ci permetta di mettere una buona ipoteca sul raggiungimento dell’obiettivo della neutralità dal carbonio entro il 2050, e di  prevedere persino un obiettivo intermedio per il 2040.

“Se la Commissione e l’ambasciatore Ue per il clima, il vicepresidente Frans Timmermans, sono pronti per portare a termine un progetto sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale, lo siamo anche noi Socialisti e Democratici.  È il momento d’agire”.

 

Nota agli editori:

Al link di seguito, è possibile consultare la nuova sezione del sito web del Gruppo S&D, interamente dedicata alle nostre richieste e alle nostre proposte per il Green Deal Europeo.
https://www.socialistsanddemocrats.eu/it/our-european-green-deal

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