I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo oggi hanno votato per porre fine alle violazioni dello Stato di Diritto da parte dei governi, mentre i cittadini sono costretti a pagarne le conseguenze.

La posizione dell’Europarlamento per la creazione di un efficace Meccanismo a livello Ue di protezione della democrazia, dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali, è sostenuta da un’ampia maggioranza di membri del Parlamento, e prevede un legame a doppio filo fra il rispetto dello Stato di Diritto e l’erogazione dei fondi europei. Su iniziativa del Gruppo S&D, l’Europarlamento chiede che il meccanismo si rifaccia ai valori contenuti nell’articolo 2 dei Trattati, quali il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, il rispetto dei diritti umani e di quelli delle minoranze.

Katarina Barley, vicepresidente del Parlamento europeo e relatrice ombra del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“La relazione annuale della Commissione europea sullo Stato di Diritto restituisce un’istantanea di alcuni stati dell’Unione, nella quale gli abusi di potere sono in crescita e le restrizioni stanno erodendo le libertà fondamentali che caratterizzano una democrazia. Il tema e la necessità di un meccanismo di protezione della democrazia, dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali sono quanto mai attuali.

“Se vogliamo che l’Ue sia credibile e difenda i propri valori, abbiamo bisogno di uno strumento che, attraverso efficaci ripercussioni finanziarie, sia in grado di aggredire i casi di violazione dei diritti umani e garantisca che i fondi Ue raggiungano direttamente i cittadini. Diversamente, rischiamo che i cittadini perdano fiducia nell’Ue. Non possiamo stare comodamente a guardare mentre i governi illiberali violano lo Stato di Diritto e i cittadini Ue sono costretti a pagarne le conseguenze.

“Con una maggioranza schiacciante, il Parlamento europeo ha assunto una posizione chiara: noi rappresentiamo la voce dei cittadini dell’Ue e pertanto abbiamo bisogno di strumenti adatti a difenderne i diritti. Lavoreremo con il Consiglio per l’istituzione di un meccanismo, ma i nostri valori non sono negoziabili”.

Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha dichiarato:

“Se non agiamo adesso per proteggere la democrazia, i diritti fondamentali e lo Stato di Diritto, potrebbe essere un esitazione che rimpiangeremo per molto tempo. La scorsa settimana, la relazione annuale della Commissione sullo Stato di Diritto ha messo nero su bianco che il rischio è concreto in tutta Europa e che ancora non abbiamo in dotazione strumenti efficaci per ammonire i governi e prevenire le violazioni dello Stato di Diritto, o punire gli autocrati che agiscono in spregio delle regole.

“Abbiamo bisogno di meno parole e più fatti. Invece di continuare solo a ripetere che noi difenderemo i diritti fondamentali, dobbiamo dimostrare alle persone come possiamo difenderli. Dobbiamo smettere di promettere di difendere lo Stato di Diritto, e provare che siamo in grado di farlo. È per questo che spingiamo da tempo per un Meccanismo di protezione della democrazia, dello Stato di Diritto, e dei diritti fondamentali, che consista in un gruppo di esperti indipendenti che monitorano quanto accade negli stati membri, un sistema di condizionalità sull’erogazione dei fondi Ue basato sull’uguaglianza e il pluralismo, e un aggancio diretto con la procedura da articolo 7”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania
Membro
Germania