Ieri sera, dopo un’impasse durato un anno, è stato raggiunto l’accordo che porterà all’aggiornamento del Meccanismo europeo di stabilità (MES), a un miglioramento delle linee di credito disponibili per i Paesi dell’area euro e alla conversione del MES in uno strumento di garanzia fiscale per il Fondo di risoluzione unico per aiutare le banche, entro gennaio 2022. Nel commentare l’accordo, Jonás Fernandez, eurodeputato e portavoce S&D per gli affari economici e monetari, ha dichiarato:

“Ci congratuliamo con l’Eurogruppo per la svolta di ieri sera sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità. L’Europarlamento chiedeva da tempo al Consiglio l’implementazione tempestiva dello strumento di garanzia del Fondo di risoluzione unico. La decisione di ieri è un passo importante, specialmente se vista nel quadro della crisi attuale. Il lavoro svolto nell’ambito di Next Generation EU, e in particolare l’emissione di recovery bonds, offre agli stati il sostegno economico per migliorare i propri sistemi sanitari e educativi. Il COVID-19 sta sottoponendo le banche a notevoli pressioni e dobbiamo attenderci un aumento dei prestiti in sofferenza. Con il backstop a fungere da garanzia, saremo più preparati ad affrontare eventuali fallimenti bancari, anche se le banche oggi sono più forti e resilienti rispetto alla crisi precedente. L’unica nota stonata è che ci sia voluto tanto tempo perché il Consiglio riuscisse a compiere progressi significativi su questo tema, che per quanto possa sembrare tecnico, può evitare danni e problemi ai cittadini e alle imprese.

“Sulla scia di questo risultato, ora mi sentirei di esortare il Consiglio a muoversi rapidamente per la creazione di un sistema europeo di garanzia dei depositi e di portare a termine l’Unione bancaria”.

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