Oggi il Parlamento albanese ha sospeso il voto sul cosiddetto “Pacchetto anti diffamazione”, poiché la nuova legge deve prima passare al vaglio della Commissione di Venezia. La decisione di rinviare il voto fino al ricevimento del parere della Commissione di Venezia, è stata caldeggiata dalle organizzazioni della società civile e dalla comunità internazionale, compresi Ue e Consiglio d’Europa. I Socialisti e Democratici esortano il Parlamento albanese a seguire le raccomandazioni della Commissione di Venezia riguardo la libertà di espressione e dei mezzi d’informazione, prima di passare al voto della nuova legge.

Kati Piri, vicepresidente per gli affari esteri del Gruppo S&D, ha commentato:

“Questa è una decisione positiva e matura della maggioranza del Parlamento albanese, in quanto la libertà dei mezzi d’informazione è una delle condizioni imprescindibili per i Paesi che aspirano a fare il loro ingresso nell’Unione europea. È una posizione che dimostra la volontà di rimanere nella cornice di regole dell’Unione, disponibilità a collaborare con le istituzioni internazionali e rispetto per i nostri valori. Chiediamo ai partiti politici albanesi di prendere molto seriamente le raccomandazioni della Commissione di Venezia prima di votare la nuova legge sui media. Dato che l’Albania è decisa a proseguire il percorso di adesione all’Ue, dovrebbe anche essere disposta a dare ascolto ai pareri che vengono dai partner europei che condividono con il Paese l’ambizione di far parte dell’Unione.

Isabel Santos, eurodeputata S&D e relatrice del Parlamento europeo sull’Albania, ha dichiarato:

“La decisione di oggi rappresenta un altro segnale tangibile dell’impegno albanese per aderire all’Unione. La disponibilità a prestare ascolto e a collaborare col Consiglio d’Europa attraverso la Commissione di Venezia, con l’Unione europea e con la comunità internazionale, dimostra il costante impegno del Paese nel processo di adesione. Questa ulteriore dimostrazione di affidabilità dovrebbe anche spingere gli stati membri a sbloccare rapidamente la situazione dell’Albania, e a premiarla accelerando il processo di inclusione.

“Io sono una convinta sostenitrice dell’allargamento e credo che l’Albania non possa che trarre vantaggio da un ridimensionamento delle dispute politiche interne e acquisire la consapevolezza che, solo attraverso un rapporto di collaborazione con i diversi attori internazionali, potrà affrontare le sfide che si profilano e portare a buon fine gli sforzi compiuti per diventare membro delUe”.

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