I Socialisti e Democratici sono alla testa di una maggioranza interpartitica a sostegno delle donne polacche, bersaglio di un attacco senza precedenti da parte del governo a guida PiS. Persino il PPE conservatore ha firmato una risoluzione dai marcati tratti progressisti voluta dal Gruppo S&D.

La risoluzione, che sarà messa al voto nella giornata di domani, condanna l’abolizione de facto del diritto di aborto in Polonia, conseguenza della deprecabile sentenza del tribunale sotto il totale controllo del partito di Kaczynski. Il testo esprime solidarietà al coraggio di centinaia di migliaia di donne e uomini polacchi i quali, ormai da quattro settimane, manifestano per opporsi al provvedimento, difende il diritto delle donne polacche di decidere del proprio corpo e rammenta che i diritti delle donne sono diritti umani fondamentali sotto la protezione delle istituzioni europee e degli stati membri. Infine, chiede alla Commissione di sostenere in modo diretto programmi e organizzazioni della società civile dedite a garantire la salute sessuale e riproduttiva e i diritti umani in Polonia, o in qualsiasi altro luogo in Europa.

Durante il dibattito di oggi, la leader dei Socialisti e Democratici, Iratxe García, ha dichiarato:

“La sentenza del tribunale polacco, controllato dal partito Diritto e Giustizia di Kaczynski, rappresenta un feroce attacco contro le donne. Abolire l’aborto, persino in caso di gravi difetti del feto, è una forma di violenza di stato contro le donne che noi oggi, nella Giornata internazionale contro la violenza di genere, condanniamo nel modo più assoluto. Ai nostri occhi è intollerabile che nel XXI secolo, in uno stato membro dell’Ue, la vita e la salute delle donne siano subordinate a logiche politiche e motivazioni ideologiche. Abolire l’aborto non significa che i casi diminuiscano. Gli aborti clandestini svolti in condizioni igienico-sanitarie precarie conosceranno un’impennata, e solo le donne con i mezzi economici sufficienti potranno recarsi oltre confine per garantirsi l’accesso a procedure d’aborto sicure e legali. Ancora una volta saranno le donne più povere a pagare lo scotto di queste decisioni.

“Desidero inviare un messaggio di sostegno e profonda vicinanza alle donne polacche e all’organizzazione Strajk Kobiet che guida la protesta in tutta la Polonia: non siete sole. I Socialisti e Democratici continueranno a battersi per i vostri diritti fondamentali. Il nostro impegno e la nostra solidarietà sono globali, dall’Argentina alla Polonia. Insieme siamo inarrestabili”.

“Robert Biedrón, eurodeputato S&D e vicepresidente della commissione per i diritti delle donne e la parità di genere, nonché negoziatore del Parlamento europeo su questo tema, ha aggiunto:

“Siamo fieri di essere riusciti a raggiungere una posizione così solida in Parlamento, che condanna la sentenza della Corte Costituzionale polacca, ridotta ormai a un burattino nelle mani del governo, e sostiene la salute sessuale e riproduttiva, e i diritti delle donne in Polonia. Noi siamo schierati a fianco delle coraggiose donne polacche che non solo chiedono l’annullamento della sentenza, ma denunciano anche il cosiddetto ‘compromesso sull’aborto’, rivendicano la legge sulla liberalizzazione del diritto di aborto e il rispetto dell’autonomia fisica.

“La posizione di noi progressisti su questi temi tanto delicati rimane inalterata: “è il suo corpo ed è una sua scelta” e non ci fermeremo fino a che le donne polacche non godranno degli stessi diritti di tutte le altre donne europee”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Capo delegazione
Membro
Polonia
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